Sarà inaugurata martedì 4 marzo alle ore 16 la mostra Vanvitelli segreto i suoi pittori da Conca a Giaquinto – la Cathedra Petri, ideata da Paola Raffaella David, già soprintendente Bapsae di Caserta e Benevento, curata da Vega de Martini e Francesco Petrucci e promossa dal Centro europeo per il turismo. L’esposizione, allestita negli appartamenti storici del palazzo reale di Caserta, è incentrata su due aspetti della produzione di Luigi Vanvitelli: “inventore” di opere di arte decorativa e pittore. Il primo aspetto è rivelato dal trono di San Pietro, imponente manufatto tardo-barocco in marmo di Carrara a metà strada tra scultura e arte decorativa, ideato da Vanvitelli per la basilica vaticana. La mostra sarà arricchita dal ritratto del Vanvitelli di Giacinto Diano, da due frammenti del quadro con la natività di Sebastiano Conca, distrutto nei bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondiale dalla cappella palatina della reggia di Caserta, da una serie di dipinti di de Mura, Batoni, Pozzi, Giaquinto, modelli per gli arazzi che dovevano decorare la camera da letto di Ferdinando IV e Maria Carolina nel palazzo reale di Napoli e da una serie di disegni dello stesso Vanvitelli, manufatti del fondo casertano. Chiude la mostra un singolare ritratto allegorico di Carlo III di Borbone di Lorenzo Gramiccia, proveniente da palazzo Chigi in Ariccia. Un altro aspetto poco considerato, inerente gli interessi culturali del Vanvitelli, è la sua passione e competenza musicale, documentata da alcune lettere provenienti dall’archivio del palazzo Reale di Caserta; e ancora sarà esposta la “maschera mortuaria” dell’artista, conservata nei depositi della Reggia. Al vernissage della mostra interverranno Gregorio Angelini, direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania e Fabrizio Vona soprintendente per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico per il polo museale di Napoli e la reggia di Caserta.