Otto Zoo inaugura il programma del 2014 con un doppio progetto espositivo e di intervento nello spazio: la mostra Catalizzatore, prima personale in galleria di Tiziano Martini e l’installazione Evidence of their existence di Marjolijn De Wit, artista olandese al suo secondo appuntamento in galleria; entrambe rimarranno aperte al pubblico dal 12 febbraio al 30 marzo (da mercoledì a sabato, dalle 14 alle 19). In linea con l’attitudine performativa della pittura di Tiziano Martini, Catalizzatore prende forma in un intervento dell’artista sulle grandi pareti della galleria utilizzando malta, tempera da interni, acrilico, e da qui si sposta alle tele, ai pannelli e ad alcune sculture realizzate in gesso e con i materiali di scarto delle opere precedenti. Come un catalizzatore che, nei processi chimici, è la sostanza che innesca e accelera una reazione chimica, l’artista, secondo Martini, con il suo lavoro modifica un meccanismo reattivo, a cui egli stesso partecipa, tracciandone un percorso alternativo. Non solo velocizza alcuni passaggi, ma è lo strumento, l’oggetto che determina quell’azione. Il lavoro di Martini è una riflessione continua sulle potenzialità dell’atto pittorico, un dialogo con le superfici e i materiali, un confronto perenne con i risultati predefiniti. Intuitiva, priva di ritualità e accidentale, la sua pittura si manifesta come la registrazione di esigenze performative dai risultati visivi talvolta imprevedibili e diversi tra loro.