Gli artisti italiani dell‘Arte povera sono star da Christie’s in una mostra-asta. Eyes Wide Open: An Italian Vision è la più importante raccolta privata di Arte povera mai presentata nel Regno Unito che, nelle opere di artisti italiani del dopoguerra come Alberto Burri, Lucio Fontana, Piero Manzoni e Fausto Melotti esplora le radici del movimento e poi ne segue lo sviluppo in Michelangelo Pistoletto, Alighiero Boetti, Mario Merz, Luciano Fabro, Giulio Paolini, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Emilio Prini e tanti altri. Questa straordianria collezione arriva anche a indagare l’eredità del movimento nel lavoro di artisti diversi come Cy Twombly, Olafur Eliasson, Anish Kapoor, Tony Cragg, Rosemarie Trockel e Thomas Schütte. Costruita con amore nel corso degli ultimi 25 anni da una coppia di collezionisti italiani, questa raccolta così personale abbraccia 109 opere di una serie di artisti tra i più famosi. Il titolo Eyes wide open vuole riflettere lo sguardo acuto dei collezionisti – incentrato sull’Arte povera ma capace di abbracciare anche il contesto internazionale. Il catalogo presenta le opere in asta proprio attraverso l’occhio dei collezionisti. Per ciascuna opera, la coppia ha scritto un testo che racconta l’emozione di acquisirla e viverci insieme. L’intera raccolta sarà esposta presso Christie’s Mayfair dal 5 al 14 febbraio, mentre per alcuni dei capolavori è previsto un tour internazionale. L’11 febbraio a King Street si svolgerà l’asta interamente dedicata alla collezione. L’Arte povera ha trasformato il panorama e il linguaggio dell’arte contemporanea alla fine degli anni Sessanta e durante gli anni Settanta ed è divenuta uno dei movimenti artistici di maggiore rilievo della seconda metà del secolo scorso, esercitando un impatto profondo sull’arte mondiale, da quella concettuale al minimalismo agli Young british artists.