Che fine ha fatto il disegno?

Dallo scorso 4 dicembre, nella galleria Doppelgaenger di Bari, è possibile visitare la mostra collettiva denominata Fogli. La collettiva, dedicata al disegno, alle sue varie forme e alle sue declinazioni è realizzata attraverso le performance di numerosi artisti, figli di discipline artistiche differenti. Figli e fogli eterogenei chiamati a comporre lo scenario di una mostra unica nel suo genere, ciascuno proveniente da esperienze artistiche e tecniche assai diverse, ma riuniti per una comune indagine e sottoposti tutti agli stessi quesiti: qual è il ruolo odierno del disegno e delle sue possibili evoluzioni? In un panorama artistico contemporaneo dove l’installazione, la video-arte, la performance e l’estetica relazionale occupano un posto da protagoniste, che importanza dare ancora al disegno, la più antica forma d’arte? Quale il suo significato nelle idee degli artisti, specie in quelli che operano secondo modi tanto distanti dal puro connubio tra segno e superficie?

Le differenti espressioni artistiche, i numerosi pensieri riprodotti nelle opere d’arte, le tecniche divergenti degli autori, però, hanno un importante filo conduttore che li accomuna e li caratterizza: il Foglio. Tale supporto, a cui il titolo della mostra richiama esplicitamente, abbraccia uno spettro di soluzioni assai eterogeneo: dalla carta all’animazione digitale, dal segno più elementare e concreto nell’esecuzione, a quelli più articolati, sino ad arrivare al virtuale. Daniela Corbascio, Gael Davrinche, Tony Fiorentino, Silvia Giambrone e Carolin Jörg, già ospiti di Doppelgaenger, affiancheranno gli inglesi James Brooks e Matthew Watkins, la francese Sarah Jerome e con loro gli italiani Bonetti, Vincenzo D’Alba, Ilaria Facchin, Laurina Paperina, Christian Rainer, Marta Roberti, Stefano Romano, Giuseppe Teofilo. Ogni artista, dunque, crea il suo personale scenario rendendo giustizia al disegno, la più antica delle forme d’arte, messa quasi da parte in un’era in cui l’arte contemporanea si concentra su installazioni, performances, video. Alla mostra, che si concluderà il 15 gennaio 2014, seguirà, martedì 21 gennaio, una conversazione sul disegno tra Chiara Bertola, responsabile del programma di arte contemporanea alla fondazione Querini Stampalia di Venezia e curatrice alla fondazione Furla di Bologna, Giuseppe Caccavale, artista e docente di arti murali e disegno all’École nationale supérieure des arts décoratifs di Parigi, e coordinata da Marilena di Tursi, critico d’arte e giornalista.

Fino al 15 gennaio 2014; galleria Doppelganger, via Verrone 8, Bari; info: www.doppelgaenger.it

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