Il Tesoro di Hitler fa ancora parlare di sè, questa volta a rivolere indietro parte della collezione ritrovata all’ottantenne collezionista Cornelius Gurlitt, è addirittura il museo di Gerusalemme. La proposta del vice ministro degli esteri israeliano Zeev Elkin è chiara e semplice: molte di quelle opere sono state rubate agli ebrei, se queste o i loro parenti, non le rivogliono indietro, devono entrare a far parte della collezione del museo di Gerusalemme. Il problema è che ancora poco chiara è la paternità degli oltre 1,400 dipinti ritrovati. Alcuni addirittura sembrano essere stati acquistati regolarmente e quindi dovrebbero tornare al suo proprietario, altri invece, si ipotizza, siano stati sottratti agli ebrei durante la seconda guerra mondiale, fatto che però il collezionista nega del tutto. Insomma, la questione è ancora poco chiara ma la proposta di Elkin non fa una piega.