Al padiglione Maldive alla Gervasuti foundation, viene inaugurata Incompatible elements, l’installazione degli australiani Leon Cmielewski e Josephine Starrs curata da Camilla Boemio, curatore associato al padiglione Maldive. Sintetizzata efficacemente nello slogan “Se la terra sotto i nostri piedi potesse parlare”, Incompatible elements rinnova e rilancia la relazione esistente tra natura e culture riconfigurando la terra come soggetto attivo piuttosto che neutrale, loquace e non muto, dunque capace di esprimersi direttamente sull’impatto dei cambiamenti climatici. In linea con la lunga tradizione di artisti che combinano testo e immagine per comunicare idee e concetti, la mostra presenta dei testi incorporati in immagini di paesaggi in condizioni critiche scattate dal satellite. In ogni stampa digitale e in ogni video tali testi si rivelano in modo dinamico, adattandosi in modo tale che il design del testo e il metodo di apparizione riflettano la peculiarità del panorama.