Da Rieti a Tivoli: Ri-creazioni

Roma

Si intitola Ri–creazioni e si tratta della rassegna estiva curata e promossa dalla regione Lazio per ravvivare la cultura laziale nella stagione appena iniziata. Una manifestazione che è stata annunciata questa mattina come un fiore all’occhiello della giunta regionale da poco insediatasi, il primo grande banco di prova con la proposta artistica e culturale per il nuovo assessore alla Cultura Lidia Ravera e un esame di progettualità per governatore Nicola Zingaretti. Proprio così, perché l’amministrazione regionale è sommersa dai debiti, come ha spiegato il presidente: «La cifra si aggira sui 22 miliardi di euro – ha detto Zingaretti alla conferenza stampa di presentazione del programma questa mattina alla sede della Regione – sono debiti accumulati in passato con società, enti locali e privati». E a questo si aggiunge la mancanza di fondi strutturali per via della crisi economica che incombe. Ma questo non ha scoraggiato: «Non è una scusa per non fare – continua Zingaretti – e abbiamo deciso di affiancare all’azione di risanamento un’ oculata spesa pubblica diretta a creare qualcosa di buono. E la cultura, per noi, rappresenta una priorità». Con questa filosofia nasce Ri–creazioni. «È solo un assaggio – ha aggiunto Ravera – che abbiamo potuto mettere a punto sfruttando la sinergia con la fondazione Musica per Roma e con l’associazione teatrale tra i comuni del Lazio. Ma il bello arriverà il prossimo anno, con una programmazione estiva che vi incanterà». Per quest’estate, comunque, gli appuntamenti non mancano. Il palinsesto dell’offerta culturale è concentrato in tre location molto suggestive: la cittadina di Rieti, dove si svolge il Ric festival – Rieti invasioni creative; Villa Adriana a Tivoli, dove quest’anno riprende l’attività concertistica con una straordinaria esibizione di Vinicio Capossela; il festival di Vulci (Vt), con una serie di concerti e spettacoli teatrali.

A Rieti si parte il 27 luglio e si arriva fino al 3 agosto. Otto giorni di spettacoli, concerti, performance, installazioni, lezioni, laboratori e giocoleria. Una vera e propria invasione di contaminazioni artistiche che si fregia di incantevoli spazi come il teatro Flavio Vespasiano (il teatro con la migliore aucustica d’Europa), le officine della fondazione Varrone, il palazzo Vecchiarelli e piazza san Rufo. Maestri del teatro del calibro di Gabriele Lavia e registi d’eccellenza sulla scena contemporanea, come Giorgio Barberio Corsetti, Fanny & Alexander e Valetr Malosti, insieme a protagonisti della drammaturgia come Serena Sinigaglia, Ilaria Drago e Marina De Juli, che renderanno omaggio a Franca Rame, animano per una settimana il centro urbano. La kermesse si apre il 27 luglio con il grande Gabriele Lavia, volto noto del cinema e del teatro italiano, che porta in scena I giorni del buio al teatro Flavio e Vespasiano un folto campionario di clochard dalla varietà umana alle prese con immagini di disperazione, scene di miseria e aneliti di speranza, per raccontare la vita di strada attraverso una favola di dolore e dolcezza.

Ma la notizia degna di nota, accolta con grande entusiasmo da tutti gli operatori culturali nonché dagli appassionati di musica, è la riattivazione della stagione di Villa Adriana. E per celebrare il momento è stato coinvolto uno degli artisti italiani più stimolanti e creativi: Vinicio Capossela. In anteprima assoluta presenta Il carnevale degli animali e altre bestie d’amore, nello scenario del Canopo della maestosa villa, accompagnato dal suo ensemble Trio Amadei e dai solisti della Vianiner Philharmoniker. Il concerto si tiene il 22 luglio dalle 21.

Questo assaggio, come ribattezzato dalla Ravera, si chiude con il festival di Vulci. Nel contesto del parco archeologico, dalla fine di luglio fino a metà agosto, si succedono una serie di concerti e spettacoli teatrali. Un’iniziativa che coinvolge anche i più giovani, con un laboratorio di teatro per i bambini da 6 a 13 anni, a cura della compagnia teatrale Quelli di Grock.

L’obiettivo di lungo termine di Lidia Ravera, culturalmente parlando, è quello di creare il modello Lazio: «Trasformare ogni centro storico e ogni bellezza naturale in un teatro, spargere palcoscenici dappertutto». E Ri–creazioni è solo un anticipazione di quello che, a quanto pare, aspetta i cittadini del lazio nei prossimi anni.

info: www.auditorium.comwww.atcllazio.it

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