Strega, la serata e le interviste

Era dai tempi di Paolo Giordano che non si assisteva a una vittoria di così larga misura. Walter Siti può guardare gli altri concorrenti dall’alto delle sue 165 preferenze: Il suo resistere non serve a niente è stato il libro più votato allo Strega e porta la Rizzoli a ridosso dell’Einaudi, quanto a edizioni vinte: dieci. Vittoria promessa, ma non certo in questa misura, quella del critico letterario modenese, classe 1947, che al settimo libro si aggiudica l’edizione LXVII del premio. Un po’ sotto le aspettative, rispetto alle attese, Alessandro Perissonotto, che con 78 voti ha comunque preceduto di un soffio Paolo Di Paolo (77), sul filo di lana. E se Mariagiulia Castagnone, già direttrice editoriale Piemme e oggi nel cda Mondadori, a fine serata mostrava una certa delusione, Inge Feltrinelli non si è neppure vista al ninfeo di villa Giulia. Chi non ha fatto mancare la sua presenza, accanto ai soliti noti e a figuri degni della Grande bellezza sorrentiniana, è l’ex sindaco Gianni Alemanno. Assente, invece, Ignazio Marino che forse contava sul detto morettino: ma mi si nota di più se non vado? Buone ultime, tornando ai finalisti della cinquina, Romana Petri (63 voti) e Simona Sparaco (26), in corsa per Longanesi e Giunti, rispettivamente. Ma grande assente, soprattutto, Einaudi e la Mondadori che dopo 23 edizioni vinte (5 negli ultimi 10 anni) può forse ritenersi sazia, e lasciare a bocca asciutta l’altra concorrente del gruppo, la Piemme.

Riprese e montaggio Lorenzo Paolini, interviste Maurizio Zuccari, Maria Luisa Prete e Francesco Angelucci

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