In viaggio con Calvino

Roma

Si potrebbe spiegare Italo Calvino semplicemente citandolo. Un susseguirsi di citazioni e il gioco è fatto. Ha detto questo, ha scritto quest’altro, ha parlato di questo e ha anticipato quest’altro. La pratica potrebbe durare all’infinito: tant’è che spesso si tralascia il cenno al sommo per non ripetersi, banalizzare, non saturare un pensiero già dato. Lo scrittore, si sa, è stato quello che sappiamo: inutile ricordarlo ancora, inutile decantarne per l’ennesima volta le lodi. È acquisito, si passi oltre. Come se l’oltre potesse prescindere, fosse migliore o più all’avanguardia. Invece, non è mai abbastanza. Ogni occasione dovrebbe essere buona per raccontare Calvino: è la condanna – o la benedizione – dei grandi scrittori. Lui stesso ne ha fatto un libro, dove ha spiegato perché non bisogna dimenticare, ma continuare a leggere i classici, magari sapendo che un giorno avrebbe fatto parte della categoria.

L’occasione offerta alla Casa dell’architettura è quella dei 90 anni dalla nascita dell’intellettuale italiano (Santiago de Las Vegas de La Habana, 15 ottobre 1923 – Siena, 19 settembre 1985). Per l’anniversario una rassegna, in programma dal 13 giugno al 15 ottobre, ripercorre la storia umana e professionale di un genio italiano. In bilico tra leggerezza e profondità – la stessa miscela che si ritrova nelle sculture di Fausto Melotti, non a caso scelte per illustrare le copertine dei suoi libri – di Calvino viene raccontata l’attualità delle opere, la passione per la tradizione, unita alla perfetta aderenza all’attualità.

“Il primo libro sarebbe meglio non averlo mai scritto. Finché il primo libro non è scritto, si possiede quella libertà di cominciare che si può usare una sola volta nella vita, il primo libro già ti definisce mentre tu in realtà sei ancora lontano dall’esser definito; e questa definizione poi dovrai portartela dietro per la vita, cercando di darne conferma o approfondimento o correzione o smentita, ma mai più riuscendo a prescinderne”. La prefazione del 1964 al Sentiero dei nidi di ragno, è stata però sempre smentita. Calvino non si è mai adagiato, non ha mai percorso una sola strada, ha attraversato i generi – creandone anche di nuovi – senza mai rischiare di esserne imprigionato. “La fantasia è un posto dove ci piove dentro”, ha scritto, e nel suo caso non di pioggerella si è trattato. Un diluvio di gemme letterarie, dalla favole ai saggi, dai romanzi agli articoli: immerso nella vita del suo tempo, ne ha analizzato e anticipato le dinamiche, riuscendo a cogliere l’essenza e a farla salire sul treno della storia. Ciò che colpisce in lui, infine, è l’atteggiamento verso il lettore, non paternalistico o moraleggiante, ma rispettoso ed entusiasta.

Tutti buoni motivi per intraprendere il viaggio in compagnia di Calvino in programma alla Casa dell’Architettura (Roma) e a Castiglione della Pescaia (dal 2 al 30 settembre a palazzo Centurioni e nella Biblioteca Italo Calvino). L’evento propone diverse manifestazioni, strutturate come un viaggio, appunto, tra temi, luoghi ed ambienti dove l’intellettuale italiano ha vissuto, alla ricerca degli effetti delle sue invenzioni letterarie, capaci di influenzare scrittori di ieri e di oggi. Articolata in nove sezioni – letteratura, architettura, design, arti visive, fotografia, cinema, natura e ambiente, ergonomia e sostenibilità, storia e mitologia – la rassegna è ingran parte allestita nell’edificio dell’Acquario romano e nello spazio verde trasformato in un Giardino delle parole, luogo in cui l’ambiente naturale e l’ambiente progettato, temi cari a Calvino, diventano i protagonisti dell’esposizione. Inoltre, una mostra iconografica approfondirà la storia dello scrittore. Esposta l’intallazione di Giorgio Bevignani e le Panchine letterarie, personalizzate con i testi di Calvino, a cura dello studio Magutdesign. E poi ancora, La trilogia degli antenati, collettiva di pittura, scultura e videoarte in cui artisti contemporanei presentano le loro opere, realizzate per l’occasione e ispirate al Cavaliere inesistente, al Barone rampante e al Visconte dimezzato. Numerosi gli appuntamenti con seminari, convegni, proiezioni e performance artistiche sia nell’ex Acquario romano che nelle altre location che ospitano singoli eventi o sezioni. La rassegna sarà trasferita all’Avana in occasione delle celebrazioni per il 90esimo anniversario della nascita di Calvino e in coincidenza della Settimana della cultura italiana.

In viaggio con Calvino, dal 13 giugno al 15 ottobre, Casa dell’Architettura, piazza Manfredo Fanti 47, Roma. Info: www.casadellarchitettura.it