Torino incontra la Francia

Ai torinesi, almeno fino a una decina d’anni fa, piaceva tantissimo definirsi di indole più simile a quella francese, che non a quella tipicamente italiana. In fondo, ci sono delle basi geografiche e culturali che possono benissimo corroborare questa convinzione. A Torino, capitale del Ducato di Savoia, si parlava francese. Dal punto di vista urbanistico, poi, è innegabile che la città sia molto più simile a Parigi e, soprattutto, a Lione, che non a Roma, Milano, o Firenze. Questa affinità elettiva, quest’anno, viene ulteriormente esaltata dalla rassegna culturale Torino incontra la Francia, già in moto da un paio di mesi, ma che nel bimestre aprile-maggio trova il suo fulcro.

Il 2 aprile scorso, si è tenuto l’antipasto musicale a opera delle Brigitte, jazziste pazze per l’hip hop, ma intrise delle influenze più svariate, dagli Abba a Marylin Monroe, si sono esibite con successo al Jazz Club. Gli eventi clou, però, si svolgeranno tutti nelle due settimane centrali del mese di aprile, a cominciare dalla lectio magistralis del sociologo e filosofo Marc Augé, intitolata Dal futuro utopico al futuro possibile, che si tiene giovedì 11 aprile, nel teatro Carignano, nell’ambito della biennale di Democrazia. Sabato 13, invece, andrà di scena l’arte contemporanea al teatro Gobetti, con la conferenza L’arte è un tappeto volante, a cui prenderà parte il mostro sacro dell’arte francese Daniel Buren.

Come se non bastasse, Il Torino jazz festival, il Festival internazionale di danza contemporanea – Interplay 13 e Torino GLBT Film Festival dedicheranno alla Francia un’attenzione particolare. Il Salone Internazionale del Libro, ormai alle porte, presenterà numerosi autori francesi e, tra i tanti appuntamenti, non potevano mancare quelli enogastronomici, con il celebre chef due stelle Michelin Davide Scabin che ospita al suo Combal.Zero, nella spendida cornice del Castello di Rivoli, Jean-Yves Guého, prestigioso chef di Nantes. Non mancano di certo le occasioni perché i torinesi possano rinverdire la loro francesità.

Fino al 31 maggio, Torino, info:  www.torinocultura.it

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