Quarant’anni senza la Magnani

Si celebrano i quarant’anni dalla morte di Anna Magnani. L’attrice è stata la prima non americana a ricevere l’Oscar nel 1956 per La rosa tatuata, film sceneggiato da Tennesse Williams appositamente per lei. Numerosi gli altri riconoscimenti: in Italia ha vinto varie volte il Nastro d’argento, il David di Donatello, ha ottenuto una Coppa Volpi e all’estero è stata premiata con l’Orso d’Argento, con il Golden Globe, sempre per La rosa tatuata. Ha interpretato film che si possono definire capolavori della cinematografia firmati da registi quali Roberto Rossellini, Luchino Visconti, Pier Paolo Pasolini e Federico Fellini. Ha lavorato nel teatro e nel cinema: le sue prove hanno affascinato intere generazioni. La sua presenza scenica, la sua forza interiore, il suo carisma l’hanno consacrata al successo pur non essendo mai stata una diva nell’accezione appariscente che si può attribuire ad altre attrici, anche italiane, che fanno e hanno fatto parte dello star system.

Il primo omaggio alla sua figura nel quarantennio dalla sua morte è avvenuto nella serata evento a Bracciano Io ricordo Anna Magnani con proiezioni e interventi il primo gennaio, a cui seguono convegni, incontri e proiezioni che si svolgono a cura dell’Agis scuola e dell’università Roma Tre, mentre alla casa del Cinema si tiene una rassegna e un dibattito: tutto ciò organizzato dall’associazione Amici di Anna Magnani diretta da Matteo Persica, autore della biografia dell’attrice in prossima uscita. A settembre avrà luogo la seconda edizione del premio a lei dedicato presentato nell’accademia d’Arte drammatica Silvio D’Amico. Altra celebrazione attesa è la messa in scena dello spettacolo teatrale Solo Anna diretto da Eva Minemar, sceneggiato da Franco D’Alessandro e interpretato da Lidia Vitale, che si svolge allo spazio Howtan space di Roma l’uno, il due e il tre febbraio. La novità di questo evento è il fatto che il mondo del cinema e del teatro si integrano con il mondo dell’arte: l’evento è realizzato in collaborazione con la Takeawaygallery, galleria romana che vanta numerose attività. Si pone l’accento sullo scambio fra campi artistici diversi e sulla multidisciplinarietà. Lo spettacolo è composto da un monologo di 50 minuti, suddiviso in varie parti, che racconta la vita dell’attrice. È recitato in inglese e in italiano, proprio per sottolineare il carattere internazionale della Magnani, il suo rapporto con Tennesse Williams ma anche le sue esperienze affettive come le relazioni con Goffredo Alessandrini, la storia con Massimo Serato da cui ha avuto il suo unico figlio Luca e la relazione con Roberto Rossellini.

Si cerca di delineare la storia della più grande interprete del neorealismo italiano attraverso l’incontro con il pubblico che avviene senza la mediazione del palcoscenico per interagire con l’emotività della rappresentazione. Lo spettacolo si è già svolto a Cleveland, Torino e anche a Roma, ed è una grande prova artistica di Lidia Vitale che vanta l’esperienza di aver studiato agli Actors studio di Los Angeles dove ora è finalist observer. La Vitale indossa i gioielli che sono appartenuti all’attrice e si immedesima nel personaggio con la volontà di trasmettere l’essenza di un’icona che ai giorni nostri è difficile superare. Anna Magnani è stata attrice ma è stata anche una donna coraggiosa che ha preso la vita di petto lottando per ciò che riteneva giusto: la famiglia, la società, l’amore, l’arte, e tutto ciò è espresso in Solo Anna, che vuole restituire l’immagine di una personalità completa, la Magnani.

Dal primo al tre febbraio

Howtan space, vicolo del Polverone 3, Roma

info: www.howtanspace.com