Sidi Larbi Cherkaoui per Equilibrio

Al via il 2 febbraio la nona edizione di Equilibrio, festival della nuova danza in scena all’Auditorium parco della musica di Roma fino al 27 febbraio. Secondo Carlo Fuortes, amministratore delegato di Musica per Roma, quest’anno si tratta ”della nona edizione in dieci anni di vita dell’Auditorium e quindi della più antica rassegna nella giovane storia del Parco della musica. L’edizione 2013 prevede otto produzioni e tredici spettacoli, tra cui tre prime italiane e una prima assoluta, e tre premi: il premio Equilibrio per supportare i nuovi protagonisti della danza italiana, il premio per il miglior spettacolo e, la novità di quest’anno, il premio speciale per l’interprete. Il tema affrontato è quello dell’inevitabilità. Affidiamo al coreografo, ballerino e curatore della rassegna, il belga Sidi Larbi Cherkaoui, un breve excursus sulla rassegna: ”Questa edizione di Equilibrio presenta per il nono anno nove differenti progetti. Il numero nove è un numero al quale sono molto legato perché prelude al compimento della decina dando la sensazione di un ciclo che si sta per chiudere e che riapre nuove prospettive. Si inizia con lo spettacolo di uno dei più grandi nomi della danza contemporanea, Sylvie Guillem che coniuga virtuosismo e contemporaneità, per lei sono state aperte per la prima volta alla danza le porte della Sala santa Cecilia. Il secondo spettacolo Rayahzone è dei fratelli Thabet che partono dal circo e approdano alla danza contemporanea, artisti estremamente virtuosi nonostante uno dei due abbia perso la gamba e che rappresentano un’idea di danza più spirituale. Il mio spettacolo Puz/zle è messo in scena da persone provenienti da diverse culture, pieno di caratteri diversi come un puzzle. Uno degli elementi dello spettacolo è la pietra che è alla base delle case, delle sculture, delle prigioni fino alle tombe, la pietra che ha una valenza simbolica fortissima. Lo spettacolo Fear and desire è una vera e propria creazione in prima mondiale nata dall’incontro di Gaia Saitta con Anne Stanzak, una passeggiata in quel mondo di teatro e danza aperto dall’esperienza di Pina Bausch. Dave St Pierre, campione della danza fisica contemporanea, provocatorio, esplosivo, con Creation 2012 esplora l’esperienza quotidiana del corpo tra attrazione e repulsione, tra sensuale e sessuale. Wim Vandekeibus, un coreografo belga molto influente presenta due opere: un classico della mia generazione e un’opera molto complessa che coinvolge il pubblico e prevede la presenza di danzatori, attori e un fotografo in scena. La compagnia Peeping Tom i cui danzatori sono caratterizzati dalla tempra forte e dalle movenze particolari, presenta A louer, un lavoro pieno di sensualità, divertimento e stupore”.

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