The Moscow time

Palazzo del Monferrato

Alessandria

PierPaolo Koss apre il nuovo anno al palazzo del Monferrato di Alessandria con una personale dal titolo The Moscow time. La mostra, a cura di Sabrina Raffaghello e Ivan Quaroni, propone, nel ventennale della fine dell’Unione Sovietica e della nascita della Federazione Russa, un’attenta analisi delle utopie e delle innovazioni che hanno radicalmente cambiato l’aspetto e la storia di una nazione. The Moscow time elabora, da un lato, l’idea progettuale del tempo e della percezione della memoria individuale e collettiva e, dall’altro, disegna una sorta di geografia emozionale attraverso video (in alcuni casi rielaborazioni di filmati propagandistici del Cremlino), video-installazioni, installazioni scultoree, fotografie e frame da video che uniscono i simboli della tradizione russa (dal Mausoleo di Lenin alle icone, passando per le bandiere nazionali) a segnali di rinnovamento, per esempio, nell’architettura urbana. Koss esprime l’idea di un tempo in cui il potere intreccia consapevolmente nostalgie imperiali, nazionalismo sovietico, suggestioni della religione ortodossa da grande madre Russia, dirigismo e autoritarismo statale che riesumano i valori chiave della fierezza russa. Il tutto in una città, Mosca, che diventa il palcoscenico in cui tale architettura ideologica si concretizza: dalle invasive scenografie della continua propaganda politica del nuovo zar Putin alle distruttive speculazioni immobiliari, dalle migliaia di negozi esclusivi ai locali di tendenza. Una volontà feroce di mettere assieme metropoli come Londra, Parigi, Milano, Tokyo, New York in una grande illusione ottica dalla patina glamour.