Il Talent Prize si mostra

Inaugura oggi alla Pelanda di Roma la mostra dei finalisti della quinta edizione del Talent Prize, il premio ideato e organizzato dalla Guido Talarico editore e dalla nostra testata. La collettiva, visibile fino al 22 novembre negli spazi del museo a Testaccio a cura di Jessica Santangelo e Sasvati Santamaria curatrici del master Ied diretto da Viviana Gravano, espone le opere selezionate per questa quinta edizione, la prima a mettersi in mostra al Macro. Yuri Ancarani, con la videoinstallazione La malattia del ferro, è il vincitore a cui va il premio di diecimila euro: a lui la possibilità di esporre, oltre l’opera vicitrice, anche il video A. Gli altri finalisti sono: Paola Anziché con il video A Clara; Ludovica Carbotta con la foto dal titolo Il mio spazio; Gabriella Ciancimino con il video Dalla terronia con furgone; Luigi Coppola con il video On Social Metamorphosis; Andrea Nacciarriti con il video untitled [7 x 9 + 1]; Valerio Rocco Orlando con la foto ¿Qué Educación para Marte?, vincitore anche del premio repubblica.it; Luca Pozzi con l’installazione wall String #06; Tamara Repetto con l’installazione Anosmia; Valentina Vetturi con l’installazione Un viaggio. Il premio speciale Metaenergia per l’arte va, invece, a Tony Fiorentino con il video Cleaning a Lamp for Street Lighting. In mostra anche l’opera “Italienische reise” del duo Moio & Sivelli, vincitori del premio speciale insideart.eu. Ancarani si aggiudica anche una residenza di tre mesi a Lille, da quest’anno legata al premio da una virtuosa collaborazione. Il partenariato culturale con la città francese presente nella capitale con l’Atelier Wicar, infatti, consente al vincitore del Talent Prize di ottenere una residenza d’artista di tre mesi nella città francese e di esporre il suo lavoro durante la mostra Format à l’italienne, prevista a Lille nel settembre 2013. Lo stesso accordo permette agli artisti francesi ospiti dell’Atelier Wicar di partecipare a questa mostra conclusiva del Talent Prize in Italia. Alla Pelanda sono quindi anche visibili, a cura di Marie Fernandez, direttrice arti visive e attività espositive del comune di Lille, i lavori di Arnaud Verley & Philémon, Butz & Fouque, Grégorie Motte, Audry Liseron Monfils.

È lo stesso Guido Talarico a guidarci attraverso le peculiarità di questa quinta edizione.

Yuri Ancarani è il vincitore di quest’anno, una videinstallazione che ha colpito la giuria.

«Il Talent prize 2012 giace nelle felici mani di Yuri Ancarani la cui opera, La malattia del ferro, ha riscosso il plauso unanime della giuria che ho il privilegio di presiedere. Ancarani è un artista ispirato, di sicuro avvenire. Lo era prima di vincere questa quinta edizione del premio fondato dalla nostra casa editrice, lo sarà ancora di più grazie a questo riconoscimento che negli anni è diventato di fatto il “certificatore” delle buone capacità delle nuove leve. E questo è l’aspetto che a noi più preme. Ancarani è la cuspide di un più ampio movimento giovanile, italiano e internazionale, che produce lavori di spessore e che nel Talent Prize ha trovato un momento di confronto critico e di crescita».

Si è dovuto scegliere tra le oltre 1.400 opere giunte.

«Anche quest’anno il numero di partecipanti è stato altissimo, così come il livello medio delle opere ricevute si è rivelato di ottima qualità. Una testimonianza inequivocabile della vivacità creativa e intellettuale delle nuove generazioni di artisti, ma anche la prova conclamata della necessità di spazio e attenzione per i loro lavori. Il Talent prize del resto è nato proprio per dare aiuti concreti ai giovani artisti, così come, l’attività della nostra casa editrice ha da sempre una linea editoriale incentrata sul sostegno ai protagonisti del mondo dell’arte e della cultura. Per queste ragioni siamo felici del successo e del consenso che il premio sta raccogliendo».

Un premio che gode di stima sia tra la stretta cerchia degli addetti ai lavori che in ambito culturale.

«Allo storico patrocinio del comune di Roma si sono aggiunti quello della presidenza del Consiglio dei ministri, del comune di Lille, dell’ambasciata di Francia e dall’Istituto di cultura francese a Roma. Riconoscimenti di altissimo valore istituzionale che abbiamo accolto con gratitudine e viva soddisfazione, perché sottolineano la validità e anche la dimensione internazionale del premio ma che abbiamo anche percepito come un invito, in un momento così difficile, a continuare la nostra opera di fattivo sostegno al sistema dell’arte».

Soprattutto quest’anno la grande novità risiede nell’internazionalità del premio.

«Assolutamente. Questo grazie al sindaco di Lille Martine Aubry e la sua vice, Catherine Cullen, che, ribadendo la dimensione internazionale di Lille come centro culturale, hanno voluto sottoscrivere questo importante accordo di reciprocità. Un accordo a cui ha dato il suo contributo anche l’ambasciatore francese Alain Le Roy. Inoltre il 22 novembre la mostra sarà visitata anche dal ministro della Cultura francese Aurélie Filippetti».

 

Macro Testaccio Pelanda

piazza Orazio Giustiniani, 4

Info: talentprize.it