La grande illusione: spazio-tempo e persistenza della memoria

Archivio Centrale di Stato

Roma

  L’Archivio Centrale di Stato ospiterà l’archeorealismo di Evan De Vilde e la pop-cinetica di Nello Petrucci nella mostra La grande illusione: spazio-tempo e persistenza della memoria. Il vernissage è curato dal Daphne museum art, museo d’arte contemporanea, che affianca a grandi maestri dell’arte le opere di talentuosi artisti emergenti, e verrà inaugurato alle 18:30 di mercoledì 14 novembre, e sarà visitabile fino a domenica 2 dicembre. L’esposizione ha come concetto fondante la narrazione di molteplici percorsi della memoria che si intersecano a dimostrazione di quanto l’arte sia un linguaggio universale, mutevole per forma, tecnica e storia, ma sostanzialmente rispondente a un’unica esigenza umana: la ricerca dell’immortalità, il tentativo di lasciare il ricordo permanente di sé, perché sulla memoria si basi la civiltà e perché possa costituire il seme del progresso sociale. Il passato dialoga con il presente in un linguaggio formale ogni volta in trasformazione, che dimostra la grande verità dell’esistenza umana: la vita senza memoria può essere solo un eterno oblio.