Sky, arriva l’arte in hd

Si gioca tutto sul 3% del mercato. È il nuovo canale Sky arte, presentato al Maxxi di Roma. In Italia oltre 4 milioni di persone ( l’8% della popolazione) legge almeno una rivista d’arte e qualche libro nel corso dell’anno, visita una mostra o un museo e va a teatro o all’opera ogni tre, quattro mesi. È a questo pubblico che si rivolge il nuovo canale della piattaforma Sky, dal primo novembre sulle frequenze 130 e 400: circa 900mila utenti con cui si cercherà di passare dall’attuale 20% di penetrazione della pay tv targata Murdoch al 23%. Questione del 3%, dunque. Se è presto detto sui ricavi attesi – considerato che un abbonato spende in media 20 euro al mese – e lo share da soffiare alla concorrenza, Mediaset in testa, sui costi il management resta abbottonatissimo. La filosofia, però, è chiara: «L’arte è nel nostro dna, l’innovazione pure, quindi la svilupperemo al massimo con un impegno definitivo, non limitato a uno o due anni», sottolinea l’ad di Sky Italia Andrea Zappia. E siccome non sarà la pubblicità a fare i numeri per quel che serve – anche se il ruolo degli sponsor dell’operazione, da Enel a Illy al gruppo Intesa san Paolo, non è da sottovalutare – ma gli abbonati, il direttore della sezione cinema & enterteinemet, Andrea Scrosati (a sinistra nella foto), sottolinea: «Per noi saranno loro a dover essere soddisfatti, non è un problema di ascolti. Poi se ci sono anche questi, tanto meglio».

Ma su cosa punta il nuovo canale in formato hd, destinato dunque a rafforzare il pacchetto base degli abbonati che dispongono appunto di una tv ad alta definizione? Un’offerta culturale a 360 gradi del meglio dell’arte del nostro paese e non solo, ovviamente: dalle arti figurative alla musica, dalla lettaratura al teatro e al design; senza limiti di tempo, dall’antichità all’oggi. Ad aprire le trasmissioni, il giorno di Ognissanti, è la docufiction Michelangelo, Il cuore e la pietra, coprodotto con Metamorfosi, l’associazione dell’ex onorevole Massimo Folena, già braccio destro di D’Alema e presidente della commissione cultura alla Camera, con la regia di Giacomo Gatti, voce narrante del maestro “toscanaccio” di Giancarlo Giannini. L’occasione è data dal cinquecentenario dell’inaugurazione della Cappella Sistina davanti a Giulio II, il 31 ottobre 1512. Oltre a questo, nel palinsesto settimanale è prevista una mescola di cultura e intrattenimento, la cosiddetta “art enterteinement”. Insieme a film e documentari ci sono musica, soprattutto classica (il sabato), ritratti e biografie dei protagonisti e “art today”: il punto sul contemporaneo con particolare attenzione alla street art. Buona parte della programmazione è mutuata dalle grandi produzioni internazionali (Sky Arts, Bbc, Channel 4), mentre cinque sono le produzioni originali, all’italiana.

Fotografi d’Italia è una serie dedicata a otto grandi fotografi, contemporanei: si parte con la nostra Letizia Battaglia, copertina del numero 50, a seguire tra gli altri Umberto Pizzi, Davide Monteleone, Giovanni Gastel; Potevo farlo anch’io è un viaggio con Alessandro Cattelan e Francesco Bonami che, sulla scia dell’omonimo titolo del libro del critico d’arte, racconta tutto quello che c’è da sapere per non essere tagliati fuori dalla contemporaneità. Atto unico vedrà attori affermati o in erba recitare un testo, il monologo della vita, che sia un film, un romanzo o un pezzo di teatro. Street art contest, presentato da Frankie Hi Energy, porta quattro street artist a sfidarsi a colpi di bombolette nell’area dell’ex mattatoio di Testaccio, giudicati da tre esperti del settore: una gallerista (Francesca Mezzano, patron della galleria 999 di Roma), un critico (Gianluca Marziani) e un artista (Ozmo). Spazio infine ai bambini, coi più piccoli in giro per musei, protagonisti di una caccia al tesoro destinata ad avvicinarli al favoloso mondo delle arti.

«Sarà un canale aperto, dalle molte anime», dichiara il direttore della nuova struttura Roberto Pisoni (nella foto), già responsabile dei programmi per il cinema nella scuderia Sky, sottolineando la volontà di percorrere «una via italiana, senza modelli precostutuiti». Spazio anche alle dirette nella programmazione, a partire dal Roma Europa festival, e ai reportage, come pure ai protagonisti, quali Marina Abramovic. Insomma, conclude il neodirettore, «Sky arte sarà una finestra aperta su tutto quanto succederà in campo artistico», ricordando quanto oggi l’arte resti «una necessità» nella vita di ciascuno. E a rimarcare meglio l’invasione dell’arte nel quotidiano il 5 novembre, a pochi giorni dall’inaugurazione del nuovo canale, dai balconi della sede milanese di Sky penzoleranno decine di animali di plastica del gruppo Cracking art, su modello delle chiocciole che hanno invaso il Duomo. Quasi una vera galleria, a ribadire il rapporto tra natura, realtà artificiale e bisogni culturali. Per saperne di più: www.skyarte.it.