Fiume, un ex metafisico

Fino al 23 dicembrep alazzo Pirelli di Milano ospita la personale di Salvatore Fiume (1915-1997) a cura di Alan Jones ed Elena Pontiggia. Il percorso espositivo si snoda attraverso una cinquantina di opere realizzate tra gli anni Quaranta e gli anni Novanta, che riprendono le diverse fasi della sua attività artistica, attraversata da sperimentazioni di linguaggi diversi, dalla pittura al disegno, dal collage agli affreschi, e poi ancora dalla ceramica alla scultura, sino alla scenografia e ai costumi teatrali. Autore di origine siciliana, formatosi a Urbino e poi trasferitosi a Milano nel 1936, il suo stile pittorico è vicino a De Chirico e Savinio; tuttavia nelle sue opere pittoriche degli anni ’40, Fiume reinventa la metafisica creando un originale melange tra architetture antiche e fantastiche, dalle geometrie zoomorfe, abitate da monumentali personaggi e cavalieri di sapore rinascimentale.

Nel 1946 Fiume crea il suo alter ego dando vita a un immaginario pittore gitano spagnolo, Francisco Queyo, e con quello pseudonimo realizza una serie di opere, tra cui, in mostra, il Cristo deriso dai soldati (1947). Elena Pontiggia sottolinea nel testo del catalogo come le sue opere degli anni ’40 e ’50 esprimano “una ricerca di solidità che affonda le radici nella lezione di de Chirico e Carrà, ma deriva forse da una più segreta necessità esistenziale: dal desiderio, dopo le distruzioni della guerra, di avere intorno figure e cose che non si dissolvano, che persistano, che diano garanzie di durata e insieme si sottraggano alle sofferenze della vita. Rispetto alla nascente pittura informale, dunque, Fiume approda a soluzioni opposte, ma muove dalle stesse ragioni di crisi e di disagio”.

Dopo un viaggio a Londra a metà anni Sessanta, il pennello di Fiume si lascia andare a composizioni più libere, dove i temi erotici dalla sensualità materica si affiancano a opere scultoree in legno, bronzo e poliuretano espanso. Anche nell’ultima produzione, l’opera di Fiume non dimentica mai di dosare con maestria gli ingredienti della cultura orientale e della storia dell’arte europea.

fino al al 23 dicembre

Grattacielo Pirelli, via Fabio Filzi 22, Milano

info: www.regione.lombardia.it