Cernit: una pasta derivata dal petrolio con cui modellare piccoli oggetti. «Di noi resterà un post in più su Facebook, le nostre facce immobili su Hipstamatic, i nostri baci a Londra, dove volevi vivere»: questi, invece, sono i Cernit, gruppo composto da Paolo Pitorri, Francesco Angelucci e Lorenzo Angelucci. Al plurale. Neoromantici? Boh. Urlatori? Quanto basta per non somigliare troppo a Vasco Brondi (ma quel megafono sa un po’ di Silvestri). Indie? Fino al midollo. Band capitolina di origine controllata e garantita che esce col primo video ufficiale, quello del singolo Generazione revival dall’album Quei bravi ragazzi. Un caleidoscopio di travestimenti, una carrellata continua di come potrebbe essere se. Dentro – oltre alla bella Giulia Galassi, protagonista imperfetta del clip dagli occhi d’oceano e un naso da mangiare – c’è veramente un corposo pacco di quello che sono i ventenni di oggi, o poco più. Un mix di sana arguzia, enorme cazzeggio e “futuro incerto”, come diceva il buon Tonino Carotone, guru di noi tutti. Ma senza perdersi troppo d’animo, con un testo e le immagini che scorrono verso una soluzione quasi neoromantica dei fattacci contemporanei. Quanto alla musica bè, per quella c’è sempre tempo.
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