Autunno contemporaneo 1977

La sala santa Rita ospita fino al gennaio Autunno contemporaneo, un ciclo di installazioni realizzate e pensate appositamente per lo spazio dell’ex chiesa. Ad aprire la rassegna è l’opera di Zaelia Bishop, Novembre 1977, in esposizione dal 14 settembre al 5 ottobre. L’installazione, di evidente carattere autobiografico, fa parte di Diari dal Dedalo, progetto che l’artista romano porta avanti dal 2009. Novembre 1977 è un immenso albero che, poggiando le radici sull’altare, innalza i suoi rami fino alla parte superiore dell’abside toccando con essi i muri. Sul pavimento sono abbandonati libri bruciati. I lavori di Zaelia Bishop si concentrano da sempre sui simboli di quello stato emotivo di disordine e caos che segna il limbo tra l’essere fanciulli e il divenire adulti. Collage e assemblaggio sono le tecniche che contraddistinguono l’artista romano classe ’77. I Diari dal Dedalo sono il percorso autobiografico dell’artista, un tentativo di recuperare e riassemblare i tasselli della propria esistenza. All’interno di questo quadro si inserisce l’albero, da sempre simbolo di vita, ma anche delle eterne e inquiete domande irrisolte che l’uomo pone a se stesso.

“Lo spazio, di per sé molto caratterizzato – scrive Claudio Libero Pisano curatore della mostra – viene trasformato da una serie di elementi che modificano il significato dell’architettura preesistente, attribuendole nuove funzioni. Un Prunus avium, con le radici a vista, è posto sull’altare. Lo sradicamento è uno stato d’animo, un momento della vita molto caro all’artista. Nel passaggio tra le diverse fasi dell’esistenza è individuato il centro del dolore e dello smarrimento: infanzia, giovinezza, età adulta sono raccontati dall’albero di ciliegio che, spezzato e decontestualizzato, è sinonimo di naufragio e smarrimento. Le esperienze sono cristallizzate e percepite come un’osservazione scientifica piuttosto che come un flusso nel quale immergersi”.

Il libro carbonizzato è un elemento centrale in Diari dal Dedalo. Nella mostra Il terzo inverno. Brevi racconti sul naufragio il libro arso era posto ai piedi delle fotografie rielaborate di personaggi dell’ottocento. In Novembre 1977 le biografie, invece, sono messe a terra, ai piedi dell’albero, bruciate. “Sul pavimento – prosegue Libero Pisano – una serie di volumi carbonizzati – biografie possibili di vite rese illeggibili – disegnano un perimetro che forza la natura di un ambiente complesso e impongono un’idea soggettiva dello spazio. Come un dedalo, l’installazione è un vicolo cieco, che non si lascia attraversare, non conduce da nessuna parte e si chiude in sé offrendo come unica via d’uscita l’entrata stessa”.

fino al 5 ottobre

Sala santa Rita, via Montanara 8, Roma

info: www.salasantarita.culturaroma.it

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