Mauro Staccioli: forme perdute

Milano

La mostra personale di Mauro Staccioli. Dopo le precedenti mostre tenutesi nel 1995, in occasione della quale “l’artista aveva sottolineato la progressione dello spazio inferiore con una serie di plinti verticali di diversi colori”, e nel 2000 con la realizzazione di “un grande elemento diagonale che fendeva l’intera lunghezza del vano inferiore”, anche in questa occasione “lo scultore ha specificamente ideato un percorso che tende a sottolineare la continuità e l’attraversamento dello spazio espositivo”. Con le opere realizzate per questa esposizione viene messa in luce una “componente, diciamo più direttamente autobiografica, che ha portato Staccioli all’elaborazione delle sculture intervento (…) come ’forme perdute’. L’arco e il ‘covone‘ (come egli stesso ha occasionalmente definito queste forme a base circolare) sono la memoria distillata di un’origine, una specie di verifica del proprio linguaggio in relazione alla propria dimensione di genesi”.

Articoli correlati