La Project B gallery di Milano ospita Zhang Huan, considerato uno tra gli artisti più rilevanti sul palcoscenico dell’arte contemporanea. Cariche di spiritualità, le sue opere aprono un dialogo tra Oriente e Occidente, in fondo due emisferi di uno stesso universo. Perfino il materiale del quale si serve non tradisce la sua idea di trascendenza: gli "Ash paintings" sono realizzati con cenere raccolta nei templi della regione di Jiangsu-Zhejiang. Suddivisa per colore e per granulometria ricopre una superficie fino a creare una determinata immagine che poi viene fissata su supporti di lino.
Il buddismo ha costituito la spinta che gli ha permesso di percorrere questo viaggio artistico, molto legato all’Italia. Infatti, per Zhang Huan la penisola è un luogo d’arte per antonomasia, considerando i grandi maestri che l’hanno abitata e le correnti che l’hanno percorsa. "Ash banquet" s’ispira per esempio a un noto capolavoro di Leonardo Da Vinci, Il cenacolo. Elena Geuna, curatore dell’esibizione al Pac organizzata l’anno scorso, afferma: «Dopo la sua importante retrospettiva, l’artista rimase affascinato dall’Ultima cena; la matericità dell’incenso e la particolare tecnica di Zhang Huan donano all’iconografia vinciana una nuova spiritualità, che si richiama ad una sacralità antica, intima e universale».
Shangai e New York sono due mete fisse nella vita di Zhang Huan, poiché vive e lavora tra queste due megalopoli. I più importanti musei del mondo ospitano le sue opere come il Shanghai Art Museum, il Moma, il Guggenheim e il Metropolitan di New York, il Centre Pompidou a Parigi, l’Hara museum of contemporary art di Tokyo, l’Israel Museum a Gerusalemme, lo Smak a Gent, in Belgio.
Fino al 22 luglio
Project B gallery,
via Borgonuovo 3, Milano
Info: 02 86998751; www.projectb.eu