Quale momento migliore per parlare di Venezia, se non in corso di Biennale? Silvia Camporesi è una fotografa di Forlì, già vincitrice del Celeste per la fotogarfia, il suo nuovo lavoro vuole parlare attorno e dentro una Venezia “terza” rispetto a quella reale dei canali e dei turisti, e rispetto a quella irreale, in quanto “In miniatura”, del parco di divertimenti di Rimini. Unico filtro a questa insolita ricostruzione della città è la fantasia, l’immaginazione.
Ma il mistero dell’acqua e la bellezza degli scorci riflessi non si perde mai, anzi talvolta attraverso immagini di particolare raffinatezza si carica di verisimile intensità. L’intero lavoro racchiude quattro capitoli tematici: Nautofoni, Fantasmi, Souvenirs, Quando comincia l’acqua. Nautofoni racchiude una serie di immagini della città immersa in una nebbia irreale. Nella serie Souvenirs gli oggetti-ricordo in vendita sulle bancarelle della città prendono vita in luoghi reali di Venezia.
In Quando comincia l’acqua Silvia Camporesi immagina la città con l’acqua alta, alle volte molto alta, tanto da suggerire un inabissamento dei palazzi e delle chiese nei canali. Infine, Fantasmi raccoglie rappresentazioni di leggende veneziane, di sogni legati alla città lagunare, immagini nelle quali Venezia è lo sfondo di accadimenti surreali.
Fino al 22 luglio
Galleria Photographica Fineart, via Cantonale 9, Lugano
Info: www.photographicafineart.com