Fiaba, fantasia, leggenda e visionarietà s’incontrano nella galleria Maria Grazia Del Prete di Roma, dove l’artista Daniel Jensen espone nella sua prima personale in Italia: “If you’re feeling battered”. Parlare con ironia contemporanea dell’attraente fascino dell’oscurità, richiamando allo stesso tempo la cultura romantica del ‘700 e le creature mostruose del mondo "fantasy", è l’obiettivo, perfettamente centrato, che si è preposto l’artista per questa sua inusuale ricerca scultorea.
Personaggi gotici, civette, uccelli morti riemergono dai sogni e dagli incubi di una generazione senza tempo. Ciò che colpisce nelle inquietanti figure, presumibilmente mostruose, è l’empatia cordiale che suscitano nell’osservatore. Ogni fantoccio è vittima dello sguardo del visitatore e non ambisce a spaventarlo, poiché non vi riuscirebbe così costretto in quello stato di grottesca goffaggine. "The conjuror", ad esempio, una civetta, sinonimo di tenebre e morte, diviene un simpatico pupazzo, mentre Otto e Coma da carogne fasciate e moribonde divengono l’uno un piccolo uccelletto dalla vivace policromia e l’altro un’ironica visione e trasposizione del mondo reale.
Colori e piume, dunque, sono gli espedienti impiegati per celare e camuffare paure e inquietudini; un metodo, del resto, usato già dai pellerossa e dai popoli primitivi per esorcizzare, attraverso colorati totem, la morte e le creature mostruose. Ciò che resta misterioso è l’anomalo comportamento delle sculture di Jensen, che a detta di quanti le hanno vedute di notte, pare emanino delle luminescenze e dei bagliori. Magia? Stregoneria? Reviviscenza?
Fino al 16 giugno
Galleria Maria Grazie Del Prete
via di Monserrato 21, Roma
Info: www.galleriadelprete.com