Il dissidio di Gasparro

Alla galleria Russo-Asso di Quadri è in mostra l’attività artistica di Giovanni Gasparro (Bari, classe 1983), in un’esposizione curata da Marco Vallora. I soggetti che rappresenta l’artista portano i segni sul corpo di un dissidio interiore vissuto a volte nel turbine di contraddizioni, in quella faida eterna tra coscienza e istinto, razionalità e fede, concreto e astratto.

Il protagonista delle sue opere è l’"umano” che contraddistingue ogni singolo uomo, con le sue paure e i suoi dubbi. Il corpo è un contenitore ormai saturo dal quale le emozioni passano alla concretezza del reale, mostrandosi in tutta la loro verità. «Il corpo diviene strumento espressivo – afferma Gasparro – e il processo creativo permette di traslare con i pigmenti, non più la realtà, come è stato fino al primo ‘900, ma l’espressione di una possibile realtà, non necessariamente oggettiva, di cui l’autore diviene artefice e profeta».

Nell’artista essere corpo non significa solo essere sagoma e carne ma anche inquietudine d’essere, pensiero e sentimento, emozione pura. Le mani sono il mezzo con il quale l’uomo comunica il proprio mondo interno, nascosto dai silenzi in un atteggiarsi incosciente, naturale. La simbologia della quale si serve l’artista è accompagnata anche da un’alta figurazione. In merito a ciò Gasparro afferma: «Per me rimane una prerogativa, è veramente diventato un tratto distintivo».

Fino al 15 giugno
Galleria Russo-Asso di Quadri
via dell’Orso 12, Milano
Info: 0239663641; www.galleriarusso.com

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