Si percepisce uno sguardo al sociale nella mostra L’apparenza inganna di Anna Esposito presentata nel Foyer Sinopoli dell’Auditorium Parco della musica a Roma. L’esposizione, a cura di Eva Clausen e Maria Chiara Salmeri, indaga gli aspetti più ingannevoli e paradossali di un sentire collettivo.
Si parte dalle opere degli anni ’70 per arrivare ai giorni nostri. La mostra delinea un andare controcorrente in una società dove il consumismo prevale. L’artista svolge una critica alla cultura dominante affrontando tematiche sempre attuali. Lo sviluppo di questa critica approfondisce il nocciolo delle cose per entrare in un gioco di sguardi che va oltre ciò che appare. Ciò è reso in maniera lieve e in situazioni artistiche diluite. Il linguaggio si nutre di diversi livelli, è fagocitante e multisensoriale. Le tecniche usate vanno dalla pittura acrilica alla carta da riciclo, dal collage alla fotografia, dalla stoffa alla plastica. I vari media utilizzati portano un messaggio chiaro e polimorfo, sempre nella direzione di una sottolineatura di redenzione dal quotidiano, ampiamente vissuta. C’è un volgere verso un discorso linguistico che contiene elementi surreali pur mantenendo il significato ben evidente.
L’artista è romana di nascita e vive e lavora sempre nella capitale. La sua avventura con l’arte nasce negli anni ’60 quando partecipa al premio Michetti. Prosegue poi con importanti esposizioni fra cui la VI Biennale di arti figurative di Roma e del Lazio nel 1968. Nel 1969 organizza la sua prima personale alla galleria Astrolabio di Roma. La mostra ripercorre la sua attività incentrando l’attenzione sulle sue modalità di espressione e sui concetti che stanno alla loro base.
Fino 29 aprile
Auditorium Parco della musica, foyer Sinopoli
viale Pietro de Coubertin 30, Roma
Info: 0680241281; www.auditorium.com