Bestie dalla fantasia

Bestie, animali reali e fantastici nell’arte europea dal Medioevo al primo Novecento è la mostra che si svolge al Cesac, Centro sperimentale per le arti contemporanee, il filatoio che ha sede a Caraglio (Cuneo). Protagonisti sono gli animali ma non nell’accezione naturalistica del termine, bensì nella direzione di espressione di miti, chimere, sogni, paure, speranze, illusioni che gli sono stati attribuiti dall’uomo nei secoli.

L’esposizione si divide per tematiche in varie sezioni. La prima è dedicata agli animali sacri della Cristianità: sono presenti opere con la colomba dello Spirito Santo e opere che illustrano iconografie legate ai santi dove compaiono, ad esempio, il leone per San Gerolamo o gli uccelli per San Francesco d’Assisi. Si prosegue con rappresentazioni della mitologia come quelle legate a Diana, dea della caccia, a cominciare dalle raffigurazioni greche e romane fino a quelle create per i nobili e i principi. Una sezione corposa è composta dagli animali demoniaci che rappresentano il diavolo, il male o Satana: s’inizia con insetti o scimmie per proseguire con il serpente, la rana, il topo o lo scoiattolo. Gli dèi invece hanno attributi positivi: il toro e l’aquila per Giove, il pavone e gli armenti per Giunone, il passero e la colomba per Venere, il leone per Sansone e Ercole. Invece draghi, chimere, centauri, arpie, basilischi, sfingi, fenici, grifoni, leviatani, sirene, tritoni, unicorni sono parte della cultura dal Medioevo al Barocco con differenti significati. Si finisce con il cane e il gatto e altri animali domestici.

La mostra è a cura di Alberto Cottino e Andreina D’Agliano ed è organizzata dall’associazione culturale Marcovaldo, la regione Piemonte, il "Conseil général des Alpes de Haute Provence". «Questa mostra – dichiara il presidente dell’associazione culturale Marcovaldo, Fabrizio Pellegrino – prosegue l’indagine che Marcovaldo ha avviato nel 2009 con Rose. Purezza e passione dal Quattrocento a oggi. L’indagine si sposta dai significati attribuiti nel corso dei secoli alla regina dei fiori alle simbologie del regno animale, unendo il rigore scientifico e il prestigio di un progetto sviluppato con attenzione al grande richiamo di un tema, gli animali, fortemente sentito e accessibile al grande pubblico».

Fino 5 giugno
Cesac, Centro sperimentale per le arti contemporanee, il filatoio
via Giacomo Matteotti 40, Caraglio (Cuneo)
Info: 0171618260; www.marcovaldo.it

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