Il 7 gennaio da Reggio Emilia hanno preso il via le celebrazioni del centocinquantenario dell’unità d’Italia, celebrazioni che il presidente del comitato dei Garanti, Giuliano Amato, ha definito «corali e della Repubblica, non solo dello stato». Al centro del calendario inaugurato dalla rassegna a cielo aperto Le strade della bandiera. Reggio Emilia città del tricolore – alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – c’è la giornata del 17 marzo, festa nazionale (il Regno d’Italia nacque il 17 marzo 1861 e lo stesso giorno il parlamento proclamò Vittorio Emanuele II di Savoia primo re d’Italia), introdotta dalla Notte tricolore. Da Roma a Torino, da Bologna a Milano (cuore delle celebrazioni è il museo del Risorgimento con sede a palazzo Moriggia), da Napoli a Pescara (dove viene allestito il “Villaggio del tricolore” e tutte le strade sono vestite di verde, bianco e rosso) fino a Genova (che nell’occasione ha un occhio di riguardo per gli appuntamenti gastronomici, proponendo la Festa della focaccia tricolore), sono in cartellone una serie di iniziative a ingresso gratuito o d’eccezione. In lista concerti, spettacoli teatrali, animazioni di strada, rassegne, letture, illuminazioni, proiezioni, fuochi pirotecnici e lectio magistralis.
Rimangono aperti musei, palazzi delle istituzioni, spazi culturali e biblioteche (a Roma le zone interessate dai festeggiamenti sono piazza del Campidoglio, via XX Settembre e via del Quirinale, piazza Venezia e via dei Fori Imperiali, piazza dei Cinquecento e via nazionale, piazza Vittorio, via Veneto, corso Vittorio Emanuele – fino a Castel Sant’Angelo – Trastevere e via del Corso, da piazza Venezia a piazza Colonna). Nella capitale, dopo un restauro durato anni, viene riaperto sul Gianicolo il complesso monumentale di Porta San Pancrazio e inaugurato il Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina, che approfondisce la storia, i luoghi e i personaggi della Repubblica Romana del 1849. Apertura straordinaria anche per il complesso del Vittoriano, che accoglie la mostra Alle radici dell’identità nazionale. Italia nazione culturale a cura di Marcello Veneziani. Sempre a Roma, il liceo Torquato Tasso presenta la Bandiera per il Tasso di Alfredo Pirri, un’installazione di stoffa tricolore intrecciata che si riappropria dell’originaria forza attrattiva del vessillo estendendola allo spazio fisico (la facciata) a quello virtuale (il sito realizzato per l’istituto) al luogo di pensiero (l’istituzione scolastica). Lo scultore Gianni Dessì, invece, ha piazzato una mano colossale nel cortile di Sant’Ivo alla Sapienza, visibile da sabato 19 marzo: l’opera s’intitola Qui ora ed è appunto una grande mano che sorregge una casa-lanterna, simbolo della necessità di preservare l’idea di comunità. Infine il Maxxi, che dal 16 al 25 aprile, 24 ore su 24, ospita un’installazione luminosa tricolore, visibile dalla piazza centrale e da via Masaccio. Dalla capitale a Bologna, dove fino al 3 giugno si indagano le relazioni tra stato, chiesa e società attraverso il progetto Cristiani d’Italia, che presenta installazioni "site specific" dislocate in differenti sedi cittadine. Tra le altre location ci sono la biblioteca Dossetti, che ospita la rassegna di Oliviero Toscani su don Milani dal titolo Oliviero e don Lorenzo, e l’assemblea legislativa della regione Emilia Romagna, dove è in programma Frammenti, momenti clou della storia dei cristiani in Italia dal repertorio fotografico Treccani. Lanciando uno sguardo più in là, il 7 maggio a Pisogne (Brescia), nella Chiesa di Santa Maria della neve, la galleria Massimo Minini metterà all’asta 100 opere donate da varie gallerie italiane e che hanno per tema la penisola italiana. Tornando per un attimo a Milano, c’è anche da aggiungere che il Museo nazionale della scienza e della tecnologia guiderà il pubblico nella (ri)scoperta, attraverso uno speciale itinerario intitolato 15 oggetti per 150 anni, di alcune delle invenzioni, ricerche, tecnologie e industrie italiane che hanno contribuito a cambiare il nostro modo di vivere e di guardare e conoscere il mondo.
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Il 16 marzo in Toscana e Campania, tre luoghi simbolo dell’unità d’Italia (Assisi, Siena e Teano, in provincia di Caserta) fanno invece da sfondo alla staffetta Corri per unire – destinazione Roma – organizzata dal forum nazionale giovani con l’obiettivo di sensibilizzare la politica e i media sui temi cari alle nuove generazioni. Testimone d’eccezione, il tricolore italiano. A Napoli, nella notte che celebra il i 150 anni dell’unità d’Italia, il ballerino Roberto Bolle interpreta al San Carlo i Duelli di armi e d’amore del “Romeo et Juliette” firmato da Amedeo Amodio, su musiche di Hector Berlioz. In Umbria, a Trevi, a partire dal primo articolo della Costituzione è stata creata una rete di mostre, installazioni e attività didattiche riunite sotto il titolo Ad altezza d’uomo. Nel risalire idealmente lo stivale approdiamo in Piemonte, dove il museo del cappello Borsalino ad Alessandria accoglie fino al 15 maggio la collettiva Centocinquanta il concetto dell’unità, presentando una serie di opere di noti artisti – da Carmine Calvanese a Costanza Costamagna, da Giulio Paolini a Raffaella Formenti, Margherita Levo Rosenberg – in una sintesi di integrazioni figurative e narrative. A Torino, nell’ambito della Notte tricolore è in cartellone Luci d’artista, sette installazioni per illuminare altrettanti monumenti della città.
«Una festa resa unica anche dal fatto che Raiuno ne trasmetterà in diretta i momenti salienti, alternandoli a quelli delle iniziative in programma a Roma, Firenze e Napoli», il commento del vicepresidente del comitato Italia 150 e presidente della provincia di Torino, Antonio Saitta. Lo stesso comitato che con il sostegno della Fondazione Crt, in collaborazione con il teatro Regio, ha permesso di realizzare il progetto di ricostruzione a palazzo Madama di Torino – inserito nel programma Esperienza Italia 150 – della grande aula del Senato (aperta al pubblico dal 19 marzo all’8 gennaio, nella foto in alto). E ancora, fino al 20 novembre nel capoluogo piemontese le Officine grandi riparazioni propongono la mostra, curata da Giovanni De Luna, Fare gli italiani. Centocinquanta anni di storia nazionale, con protagonisti gli italiani, considerati nelle loro diversità e illustrati in quei momenti che li hanno visti unirsi in un sentimento di appartenenza. Spazio, infine, anche ai più golosi: in piazza Vittorio a Torino, fino al 3 aprile, è possibile ammirare una maxi installazione dell’Italia fatta di cioccolato, accompagnata dalle dolci riproduzioni di alcuni tra i suoi principali monumenti: dalla Mole Antonelliana al Duomo di Milano, dal Colosseo al Maschio Angioino di Napoli al campanile di San Marco a Venezia. Quando le celebrazioni incontrano il gusto. Anche dell’arte.
Info: www.italiaunita150.it