"Pandoras box" di Tanja Boukal (Vienna, 1976) è in esposizione da Alessandro Marena project: la prima mostra personale italiana dell’artista austriaca. In anteprima, è presente un’istallazione ideata sotto le influenze della leggenda di Pandora e del suo vaso. Ironia si mescola ad amarezza affrontando il mistero delle origine del male. In Le opere e i giorni di Esiodo si narra che Zeus, padre di tutti gli Dei, regalò un vaso a una donna negandogli però l’apertura. Al pari di Eva nelle scritture bibliche, Pandora trasgredì. Ma dentro al vaso si nascondevano tutti i mali. Sgorgarono fuori in massa, eccetto la speranza. Se non fosse accaduto, l’umanità e le divinità avrebbero vissuto in armonia come in passato. Nascono diverse interpretazioni e versioni della stessa favola.
Alcuni pensano che la speranza sia il peggiore di tutti i mali e quindi non facendola uscire dal vaso Pandora abbia salvato gli uomini. In un’altra versione, invece, si dice che la speranza, contrariamente a quanto si pensa, sia riuscita a uscire da quel vaso e che abbia portato miseria in ogni dove. La Boukal si affida alla prima versione, e riflette sull’origine di tutti i mali considerando tutte quelle speranze che non sono mai state soddisfatte. La felicità s’incarna nella realizzazione dei propri desideri? Questa domanda è protagonista dell’istallazione successiva, dove un bambino cerca di afferrare delle bolle, colme di desideri. Nella parte opposta della galleria, si nota la sua immagine riflessa, capovolta con di fronte delle bolle più scure. Durante il percorso le bolle, quelle provenienti dall’alto e quelle nascenti dal basso, si riuniscono.
Di fronte alla massificazione degli uomini, l’artista muove i suoi passi, cercando forse di risvegliare chi si confonde con un prodotto del mercato, negando in se la possibilità di scegliere.
Fino al 31 marzo
Alessandro Marena project
via della Rocca 19, Torino
Info: 3459111989; www.alessandromarenaproject.com