Brevi racconti sul naufragio

È un percorso surreale quello che segue il fruitore per la mostra Il terzo inverno. Brevi racconti sul naufragio. A cura di Francesco Paolo Del Re, la terza personale dell’artista romano Zaelia Bishop è anche la terza tappa espositiva del progetto Diari dal dedalo e si snoda nell’intreccio antinarrativo di frammenti figurativi che da sempre accompagnano i lavori dell’artista: collage di impronta surreale e manipolazione grafica in fotografie, ritratti e Scatole della maledizione segnano un disseminarsi di ricordi e annotazioni del tempo di personaggi che annaspano nella loro memoria, alla disperata ricerca di fermare attimi di esistenza che sembrano aver invece fermato loro.

Tre le sale che occupano gli spazi della galleria capitolina Ingresso pericoloso, tre i momenti di ricerca sul dolore, la crescita e la conseguente causa di morte. Zaelia Bishop sembra voler lavorare sulle stratificazioni di documenti accumulati nel tempo, a partire dalle sue prime sperimentazioni grafiche d’illustrazione fino all’approccio figurativo con l’olio e l’acrilico per approdare al collage. Ma per la sua personale, Bishop lascia spazio anche a momenti installativi che partono dalla realizzazione di altari ispirati al mito dei funerali di Antinoo (seconda sala) per ricoprire la parete dell’ultima stanza con un dentatura di artigli, come a graffiare il percorso di eroi tragici, naufraghi delle loro storie, segnando così il perverso attaccamento ad una vita che non potranno continuare a condurre. Simboli e suggestioni mitologiche sono alla base della ricerca artistica di Bishop, dove la memoria gioca il ruolo scoordinato di “assemblaggio caotico” della vita di un uomo. Vita in cui è l’uomo stesso a lasciarsi inghiottire dai ricordi, a perdersi in essi. Esistenza in cui si circoscrive e che poi ritaglia, segmenta, disordina, perde, ritrova.

Fino al 14 aprile
Galleria Ingresso Pericoloso
via capo d’africa 46, Roma
Info: 0645496564; www.ingressopericoloso.com