Le radici di New York

Ha luogo a Napoli un progetto editoriale innovativo che vede coinvolti 12 artisti in 6 mesi, con lo scopo di raccogliere e mettere insieme una prima serie di artisti che già da diversi anni si impegnano nella ricerca video. Lithium 1, questo il nome del progetto, è dedicato alla videoanimazione d’autore che, attraverso l’interazione con le ultime tecnologie, si propone di indagare nuove modalità di fruizione ed inediti percorsi di diffusione.

Gli artisti coinvolti hanno l’opportunità di mostrare al pubblico per 15 giorni due lavori (o due versioni di uno stesso lavoro) nello spazio Not gallery, secondo uno stesso format espositivo uguale per tutti gli artisti invitati. Alla mostra “reale” si accompagna una mostra “virtuale” sul sito Lithium project che diviene così spazio espositivo, oltre a configurarsi come archivio. La collana, così come il ciclo espositivo, parte con la personale di Mariagrazia Pontorno, a cui seguirà Sebastiano Mauri e via via artisti nazionali ed internazionali.

La mostra della Pontorno (Catania, 1978), curata da Alessandra Troncone, ha per tema il progetto inedito "Roots", nato a New York nel 2009 nell’ambito della residenza internazionale per artisti Harlem studio fellowship. "Roots" si compone di due parti: un erbario digitale e un video dall’omonimo titolo, entrambi realizzati in grafica 3d. Protagonista è Central park, luogo che sembra naturalmente incorniciato dallo "skyline" dei grattacieli newyorkesi. L’erbario è frutto di una ricerca condotta dall’artista alla biblioteca dell’orto botanico nel Bronx, a seguito della quale ha selezionato otto immagini di piante presenti a Central park da febbraio ad aprile, periodo della sua residenza.

Foglie, petali, steli e radici sono state ricreate con la grafica 3d, in grado di simulare una riproduzione perfetta della realtà pur non intrattenendo con questa nessun legame “tangibile”. L’utilizzo della tecnica tridimensionale rende difficile stabilire il limite tra realtà e finzione, presentando come reale ciò che invece non lo è. Come spiega la curatrice nel testo critico: “Mariagrazia rivendica la tecnologia non come supporto ma come scelta esteticoformale; ciò vuol dire che questa si fa essa stessa discorso, un tramite attraverso cui guardare alla linea di demarcazione tra realtà e finzione e, per esteso, affrontare il problema dell’utilizzo e della diffusione di immagini di qualsiasi genere”. Il video di "Roots" si presenta come una sorta di anticipazione rispetto all’erbario sulle note della colonna sonora scritta da Andrea Belfi.

Fino al 28 gennaio
Not gallery, piazza Trieste e Trento 48, Napoli
Info: www.lithiumproject.it