La carica di Reload

Fino ai primi di marzo nelle ex officine automobilistiche di via Ghisleri a Roma il quartiere Pigneto continua la sua ascesa verso l’accoglienza dell’arte contemporanea proponendo "Reload", “prototipo di un modello d’intervento culturale” che fonda i suoi principi sulla valorizzazione di uno spazio in disuso facendone un laboratorio d’arte e sperimentazione creativa a tutti gli effetti.

Progetto a bassissimo budget ideato dall’artista visivo Gian Maria Tosatti, "Reload" intende sfruttare positivamente e in maniera costruttiva le sinergie culturali che gravitano nell’espressività capitolina istituzionalizzata e non, per divenire un punto di riferimento nella produzione della cultura odierna. Con un programma fitto e complesso il progetto mette in gioco le pedine più giovani del sistema dell’arte cittadino, intersecando una vasta rete di curatori e artisti che, con la collaborazione di spazi no profit quali Opera Rebis, 26cc, 1:1 project e Condotto C, inaugureranno due eventi ogni lunedì sera per un totale di 12 mostre, 4 performance, due tavole rotonde e un archivio aperto. Mostre, talk e performance si alterneranno in diverse sezioni abbracciando quattro diverse iniziative: "Share", in cui la sala principale dell’edificio sarà gestita a rotazione dalle quattro associazioni no profit in questione, Tunnel dove un “labirinto” lungo 50 metri e largo 5 viene messo a disposizione di otto curatori che svilupperanno mostre di una settimana ognuno, dando vita a una sorta di "project room"; "Perform" per cui i diversi spazi del locale diverranno luogo di confronto tra artisti visivi e performativi con i lavori di Myriam Laplante, Muta Imago, Stefano Taiuti e Gianni Piacentini e infine Windows, un ciclo di due tavole rotonde “tecniche”, ma aperte al pubblico, legate ai temi propri di "Reload" che vedranno impegnati tutti gli attori del sistema della cultura, dalle istituzioni, ai direttori di musei pubblici, ai collezionisti, fino alle realtà indipendenti. Il primo incontro verterà sulla situazione degli spazi no profit in Italia, il secondo sull’uso temporaneo degli spazi.

Nato dalla forza di sopravvivenza dell’espressione artistica contemporanea, "Reload" si presenta al pubblico come un progetto autofinanziato e forte di partnership tecniche, dando voce all’attuale precarietà della cultura italiana perennemente incastrata nel “vorreimanonposso”. Voce che canta la passione degli addetti ai lavori ma che continua a rendere concretamente impossibili progetti culturali più completi e formativi, tagliando le gambe a fondazioni, musei e ricerca ma soprattutto emarginando il ruolo educativo dell’artista e del critico come ultimo baluardo di compravendita alla comunicazione. Tra le diverse questioni, "Reload" si propone di affrontare uno scambio culturale avvicinando al confronto alcuni tra i più giovani critici del momento quali Angel Moya Garcia, Cecilia Casorati e Cecilia Canziani, Emilia Giorgi, Ilaria Gianni, Alessandro Facente, Micol Di Veroli, Gianluca Brogna e Pietro Gaglianò.

Info: www.reloadroma.com