Al palazzo della Ragione si è resa possibile una mostra impossibile: i 65 capolavori di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, (1571 -1610), sono riuniti in un’unica esibizione grazie alla loro riproduzione in digitale, mediante l’uso di tecnologie sofisticate che fedelmente rispettano le dimensioni, i colori e la luce originaria emanata dalle opere. I visitatori conosceranno un Caravaggio virtuale e come d’incanto si ritroveranno, di volta in volta, di fronte ad opere conservate in importanti musei del mondo: a Parigi, San Pietroburgo, New York, Princeton, Dublino, Vienna, Roma, Napoli, Siracusa.
L’originalità dell’evento, organizzato per i 400 anni dalla morte dell’artista, risiede anche nelle modalità seduttive con le quali è presentato: un gruppo di performer, travestiti da Caravaggio, definito “l’artista della luce”, accoglie gli ospiti raccontando aneddoti di vita e curiosità sulle opere d’arte, iniziando dagli esordi fino a giungere alla maturità, concludendo con il periodo che ne precede la scomparsa. Il percorso artistico di “Caravaggio. Una mostra impossibile”, promosso dal comune di Milano e dalla Rai, organizzato da Arthemisia group oltre che dal palazzo della Ragione stesso, è rappresentato cronologiacamente. Tra le opere in mostra spiccano per imponenza la Decollazione del Battista (1608), che raggiunge i cinquemila metri di altezza, e Il giovane con un canestro di frutti (1592-93), Il Bacco (1593). Una sezione sonora è dedicata ai quattro dipinti sul tema della musica. Altre due sono, invece, riservate ai quadri composti dal maestro a Roma, tra il 1599 e il 1603. L’ideatore del progetto, Renato Parascandolo, afferma: «L’idea delle mostre impossibili nasce dalla considerazione che nell’epoca contemporanea la riproduzione deve essere tutelata e valorizzata quanto l’originale: una diffusione di massa delle opere d’arte, garantita dalle riproduzioni, risponde a un’istanza di democrazia formulata da Walter Benjamin e André Malraux».
Fino al 13 febbraio
Palazzo della Ragione
via dei Mercanti 1, Milano
Info: 02 88453314; www.mostreimpossibili.rai.it