Lo Studio G7 di Bologna ospita per la quarta volta Adriano Altamira con una mostra che approfondisce alcuni aspetti del suo lavoro condotto negli anni Settanta e nei primi anni Ottanta: il periodo di più intensa collaborazione fra l’artista e la galleria bolognese.
Dopo la recente esposizione milanese alla fondazione Marconi di Milano la mostra bolognese, curata da Ginevra Grigolo, presenta esclusivamente autentiche stampe d’epoca, alcune recenti ristampe da negativi originali e qualche “completamento” di vecchie opere frammentarie. Le opere più antiche risalgono al 1971 e sono vintage originali della serie "La femme visible", recentemente ristampata per la cartella omonima. Si tratta di fotografie di nudi ispirati a una sorta di tattilismo visuale, che si lega ancora al concettualismo, ma è carico di una sensualità non priva di humor. Dal 1972 in avanti Altamira si butta nella serie Area di coincidenza, portando avanti una ricerca basata sulle analogie presenti tra diverse opere di arte contemporanea mai comparate prima di quel momento. Lo scopo della sperimentazione visiva di Altamira mette in evidenza le profonde connessioni della cultura in circolazione. Verso la fine del decennio l’artista lavora a fotografie che si ispirano all’idea del passaggio, del tempo e del caso, che sono poi le stesse influenze concettuali che stanno alla base del lavoro più attuale di Altamira.
Fino al 20 dicembre
Galleria Studio G7
via Val D’Aposa 4a, Bologna,
Info: 0512960371; www.galleriastudiog7.it