Il Macro prende il volo

È ufficiale, con tanto di taglio del nastro da parte del sindaco Gianni Alemanno. Questa mattina si è finalmente inaugurata, dopo le anteprime stampa degli scorsi mesi, la nuova ala del Macro, il museo capitolino diretto da Luca Massimo Barbero, ultima e definitiva tappa di un lungo percorso iniziato nel 2004. L’apertura della nuova ala firmata dall’estroso architetto transaplino Odile Decq, ha coinciso con l’esposizione dell’opera vincitrice dell’Enel contemporanea award 2010: una casa popolata da centinaia di farfalle ispirata alla celebre Farnsworth house di Mies van der Rohe e realizzata dal duo di artisti olandesi Bik Van der Pol giunti a Roma per l’occasione. “Are you really sure that a floor can’t also be a ceiling?”, questo il titolo della monumentale opera, rappresenta un battito d’ali per il futuro e un’architettura dentro l’architettura. Una serra trasparente popolata da farfalle multicolori da ogni parte del pianeta e fiori, anch’essi da ogni parte del globo, per ricordare ai visitatori quanto delicato sia l’ecosistema in cui viviamo e che l’energia può nascere anche da piccoli elementi e crescere con il contributo di tutti.

Tra i luminosi e affollati spazi del museo, popolati di giornalisti e appassionati d’arte, le strategiche figure che hanno contribuito a rendere possibile quello che solo anni fa sembrava un ambizioso progetto su carta c’erano tutte. L’architetto Odile Decq, felice di consegnare alla città di Roma e ai suoi abitanti «un nuovo spazio dove poter condividere qualcosa di bello»; il direttore Luca Massimo Barbero, che ha chiesto a tutti di «guardare al museo come a una culla che contiene qualcosa di nuovo, prezioso e delicato»; l’assessore alla Cultura del comune capitolino Umberto Croppi e il sovrintendente ai Beni culturali di Roma capitale Umberto Broccoli. Al loro fianco Gianluca Comin, direttore delle relazioni esterne di Enel e Marco Corsini, assessore all’Urbanistica della città.

Per gli altri spazi della nuova ala sono stati invece scelti lavori emblematici delle diversità del contemporaneo: dipinti, sculture, installazioni, video e fotografie dalla collezione permanente del Macro – frutto di nuovi comodati e donazioni – che sottolineano la versatilità e la potenzialitò dell’architettura del museo. Finita la conferenza tutti al Maxxi per visitare le due nuove mostre, le prime dopo quelle del ciclo espositivo inaugurale. Quella di oggi è stata dunque una giornata campale per la Roma del contemporaneo.

Macro, museo d’arte contemporanea Roma
nuovo ingresso permanente via Nizza, angolo via Cagliari
Info: 06671070400; www.macro.roma.museum
Apertura al pubblico: domenica 5 dicembre
Foto in hp: Altrospazio