Identità frammentate, la mostra di Paolo Rubio

Parlare di identità è una cartina di tornasole, appare subito quanta dimestichezza si abbia con la conoscenza di sé stessi e con la propria interiorità. Questo il tema della mostra L’identità frammentata di Pablo Rubio alla galleria Ingresso pericoloso di Roma.

La sua riflessione parte da basi filosofiche: dall’ermeneutica tedesca alla filosofia di Foucault al pensiero debole italiano. La sua posizione si configura in un indebolimento dell’identità nella società moderna. Queste riflessioni si concretizzano in opere di diverso statuto che si collocano nelle tre stanze della galleria. La prima è occupata da autoritratti dell’artista realizzati come se la propria immagine fosse riflessa diverse volte da uno specchio che si focalizza su di un unico soggetto, l’artista per l’appunto. Frammentazione e deformazione, reiterazione dell’immagine, frantumazione di una struttura, diversificazione di stati d’animo, sono tutte componenti che conducono all’intenzionalità di un rapporto con il proprio io, con la propria coscienza. La memoria del sé viene moltiplicata e si discioglie nella seconda sala con immagini che precipitano verso il pavimento.

Nella terza stanza un’installazione suggestiva: dal soffitto pendono corde nere aggrovigliate che non toccano il pavimento. Lo spettatore può passarvi in mezzo e sentirsi attorniato da stalattiti di corda. Si fa sentire il riferimento agli alberi che con le loro radici si radicano bene nel terreno, mentre le corde nere non toccano per terra negando il rapporto con le proprie radici e la propria provenienza. Un pensiero pessimistico che ha una sua logica in una società che tende alla perdita di punti di riferimento certi.

Fino 22 dicembre
galleria Ingresso pericoloso
via Capo d’Africa 46, Roma
Info: 0645496564; www.ingressopericoloso.com