Dopo “Undercover” torna Maurizio Ceccato e questa volta per la galleria N21 di Pesaro, dove oltre a pubblicazioni editoriali, bozzetti e copertine, la mostra presenta tre grandi tele che gravitano intorno al concetto di Iconoclasta, da cui prende il titolo. Tre icone pop del ‘900 rimasterizzate affrontano la rivisitazione contemporanea dell’ironico anticonformismo dell’immagine in cui il marchio si fa storia, entrando nell’immaginario collettivo della società.
«Vestito da illustratore, graphic designer e art director collaboro con diverse case editrici e periodici nazionali ed esteri», dice di sè Ceccato, che nelle copertine di romanzi e racconti è stato capace di tessere un sottotesto narrativo altro, dove simboli e segni si intrecciano per dare forma ad un’icona dialettica in grado di escludere la diegesi narrativa per aprirne una nuova: quella visiva.
Con un titolo simile a quello usato per l’esposizione presso Office Farneto dello scorso anno, la mostra presenta per l’occasione progetti diversi, in cui il marchio di Ceccato non si smentisce: «Con gli "Icp" e "Mein-maus" espongo due tele in serigrafia 180 x 110 l’una. Questi lavori fanno parte della serie Iconoclasta su cui appunto è basata tutta la mostra. Mentre il lavoro La insomna comprende vari interventi legati all’Iconoclastia, alle icone e agli archetipi che hanno trovato spazio sulle copertine dei libri, evidenziando come ho utilizzato un mezzo di divulgazione di massa quale il libro e l’editoria per ribaltare l’immaginario e l’iconografia comune partendo dai suoi stereotipi».
Fino al 31 ottobre
Galleria N21, via Garibaldi 21, Urbania – Pesaro