Sette giovani artisti per la collettiva con cui la galleria Area B apre la nuova stagione basata sul "New folk", movimento nato a New York e che esprime l’idea di un forte legame al territorio, unito ai connotati della comunità di appartenenza e quelli estetici generali. Silvia Argiolas, Raffaele Barbuto, Alice Colombo, Vanni Cuoghi, Marco Demis, Pierpaolo Febbo, Cristina Pancini: queste le giovani promesse che espongono le loro opere nella mostra "Folk tales" fino al 15 ottobre, dove ognuno col proprio stile differente, racconta le favole contemporanee e le impressioni del nostro tempo.
Per Silvia Argiolas sono le atmosfere dei boschi, qui luoghi con personaggi antropomorfi che si fondono con l’ambiente circostante, il punto di partenza delle sue opere. Posti mistici dal sapore onirico dove la morte è solo un punto di passaggio e tutto diventa un vero e proprio panta rei: tutto scorre e tutto si trasforma. Diverso il percorso di Raffaele Barbuto che ha realizzato manufatti contemporanei con l’uso di materiali poveri e di scarto. I tre lavori in mostra, appartenengono al progetto Joy lascia tutto, di cui l’eco-design è il pretesto per reinventare con giocattoli antichi nuovi mezzi di trasporto, come carri ed autobus.
Alice Colombo racconta, invece, di bambine esili che si muovono leggere su fondali realizzati con carta a "texture" di gigli fiorentini, che veniva utilizzata un tempo per foderare i mobili antichi. Assieme a queste ninfe c’è Madre Natura, interpretata come energia infinita che tutto vede e scruta. Per Vanni Cuoghi l’obiettivo è raccontare le favole dell’infanzia unendo le iconografie classiche e colte a quelle più popolari. Ad esempio si potranno ammirare delle reali quinte architettoniche realizzate con la carta appartenente all’opera nascondono dame Vittoriane intente ad eseguire particolari animazioni.
Non è l’infanzia ciò che Marco Demis vuole raccontare bensì enigmi e misteri ancora da chiarire, e il percorso mentale che provocano in chi li osserva. Ecco quindi bambini, che galleggiano in uno spazio greve e senza tempo, denso di significato e che nascondono qualsiasi emozione attraverso il loro sguardo introspettivo. Pierpaolo Febbo crea arte con le immagini prese dai vecchi sussidiari e libri di animali, fotocopiandole e incollandole su fogli; una sua opera è stata anche la copertina del cd "The sleeper’s sunday grid" di Jackeyed, dove viene rappresentata una personale fauna legata ai ricordi d’infanzia. Oltre ai collage vi sono anche diversi disegni dall’impronta bambinesca. Infine Cristina Pancini, che ci regala leggende e favole con stravaganti ed oniriche creature, realizzate unendo antiche simbologie, come civette e falene, a creature femminili che galleggiano nell’aria.
"Folk tales"
Fino al 15 ottobre
galleria Area b
via Cesare Balbo 3, Milano
Info: www.areab.org