La Future gallery di Londra ospita Cake Britain, la prima mostra dedicata all’arte commestibile, ai piaceri del palato, al cibo come inno e gioia della vita. Tre giorni, quelli del fine settimana entrante, per un evento che sponsorizza l’atteggiamento equo e solidale, i cui protagonisti sono artisti e virtuosi dei dolci che produrranno delle installazioni a metà strada fra le opere d’arte e gustose delizie. L’evento è curato da Lily Vanilli, che normalmente realizza "cupcakes", dolce di tendenza londinese, e dal gruppo "Mad artists tea party". Tra gli esponenti più famosi ritroviamo Antony Gormley, che negli anni Settanta cominciò a usare le fette di pane per le sue sculture, fra cui spicca il famoso “letto”, realizzato con oltre 8.000 pezzi di pancarrè, ottenne la ribalta alla Tate Britain nel 2008.
Le delizie che si potranno osservare e assaggiare ancora non sono state rivelate, ma qualche fuga di notizia ci consente di far già venire l’acquolina in bocca. Si vocifera di un albero di "cupcakes", un giardino fatto con fiori di zucchero, melassa e marzapane e della Cattedrale di St. Paul fatta interamente con gelatine di frutta. In oltre vi saranno incontri con esperti di gastronomia molecolare, "tea party" e torte nuziali le cui fette verranno messe all’asta per beneficenza.
Al termine della mostra, le opere non finiranno in musei oppure in collezioni private, ma sulle tavole di associazioni di beneficenza. I "Mad artists tea party", per meglio esprimere il senso della mostra, esprimono così il loro intento: «Esplorare la fisicità fino a coinvolgere nel godimento estetico tutti i sensi, perciò le nostre opere non si guardano soltanto, ma si toccano, annusano e gustano».