A palazzo Reale di Milano si rivivono le atmosfere degli anni ’30 che non possono essere comprese se non si conoscono le dinamiche storiche che hanno attraversato il periodo. L’esibizione s’intitola “Carla Maria Maggi e il ritratto a Milano degli anni ’30”, un’occasione per riscoprire la ritrattistica del novecento partendo dalle opere della Maggi, discendente del celebre scrittore Carlo Maria Maggi.
I famosi anni ’30, silenziosi e romantici, disastrosi ed eccitanti, al tempo stesso, si leggono negli occhi di quei personaggi dipinti che osservano i visitatori nelle sale del palazzo di Milano. Come fossero pagine di un libro, quegli sguardi raccontano sia la loro storia, intima e personale, che gli sviluppi della storia politica e sociale, visti dalla prospettiva milanese; mentre la figura di Adolf Hitler diviene protagonista nel mondo politico tedesco e il regime nazista si avvia alla partenza, mentre vengono costruiti i primi campi di sterminio e l’antisemitismo prende piede. Proprio quando Hitler invaderà la Polonia e Mussolini, in risposta, dichiarerà guerra all’Albania. Nel bel mezzo della tremenda Depressione dell’America e durante gli scontri della guerra civile in Spagna che sfocerà poi in una dittatura: proprio in quest’epoca nascono e vivono gli anni ’30.
Carla Maria Maggi (Milano, 1913-2004), allieva di Guiseppe Palanti, rappresenta un punto di riferimento per comprendere la storia del ritratto di quegli anni. Ad esempio, il suo celebre dipinto intitolato La sigaretta spiega il desiderio di autonomia e di libertà della donna. Dopo il matrimonio, la Maggi fu costretta a interrompere le sue lezioni di disegno e a dimenticare il suo talento. Solamente grazie al figlio Vittorio, che trovò sotto un cumulo di coperte i suoi disegni, oggi i visitatori possono analizzare, attarverso di essi, l’universo femminile degli anni ’30, estremamente privato, che spesso fu celato.
La mostra, in seguito, sfocia nel tema del ritratto della pittura degli anni trenta fin ai primi degli anni ‘40, documentando le diverse interpretazioni che hanno dato del ritratto i principali movimenti allora attivi del capoluogo lombardo, dal realismo magico al novecento italiano dal chiarismo all’espressionismo… per focalizzare questa forma d’arte antecedente all’invenzione della fotografia.
Fino al 5 settembre
palazzo reale, piazza del Duomo 12, Milano.
Info: 02875672; www.comune.milano.it/palazzoreale