Inedito Marotta

Si contano sulle di una mano gli artisti del ventesimo secolo cui è stato concesso l’onore di esporre al Louvre. Gino Marotta è tra questi: a lui è dedicata la mostra L’incanto della Savana, seconda grande personale dedicatagli dopo la retrospettiva al Macro. Una produzione inedita, realizzata appositamente per gli spazi della galleria La nuvola di Roma e svelata al pubblico mercoledì alle 18.30.

Quella di Marotta è riesplorazione e rielaborazione della natura, filtrata attraverso lo schermo di una tecnologia sempre più raffinata. Le opere, concepite con piatte lastre trasparenti, invitano lo spettatore a perdersi in un paesaggio – sebbene fortemente legato alla contemporaneità – incantato e in qualche modo archetipico. La Savana propone figure impalpabili e delicate, tutte partorite dai giochi delle luci fluorescenti dei led. Luci artificiali che si riflettono, si rifrangono e scorrono attraverso le linee incise dal laser.

Programmi digitali, led, laser e filtri colorati sono gli arnesi d’un mestierante – Marotta – tutto proteso verso il futuro nel tentativo di “riordinare e rinominare gli archetipi su cui fondare nuove realtà”. Una ricerca continua, insomma, all’esplorazione d’un tempo incastrato tra futuri immaginabili e passati lontanissimi. Di un mondo, in fondo, tanto personale da appartenere a tutti. La mostra, curata da Maurizio Calvesi, sarà aperta dal martedì al sabato tra le 10 e le 13 e tra le 16 e le 19.30; di lunedì, dalle 16 alle 19.30.