Il Karachi del Pakistan si stringe in una collettiva femminile a tre voci, anzi a tre anime. La galleria Alberto Peola di Torino dal 10 giugno presenta con il progetto Svelando l’utopia i lavori di Naiza H. Khan, Seema Nusrat e Adeela Suleman, rivelando la delicata concretezza della loro femminilità.
Chiamate in causa le problematiche sociali legate alla tradizione musulmana e sufica, le opere delle tre artiste fabbricano cimeli di luoghi comuni e ingiustizie, trasformando i concetti in materia. È il caso dei lavori della Nusrat che con cinture in pelle e cravatte veste lo spazio in assenza di un corpo, che disegna la sua anima nel contorno di stoffe e tessuti colorati. Mentre i corsetti in metallo della Khan imprigionano la castità storica di una cultura femminile castrata. Burqua e veli giocano il ruolo di stereotipi occidentali a cui però resta ancorata una negazione di fondo e l’artista diviene una sarta di denuncia, in cui le sue sculture assumono forti connotati di difesa simbolica nei confronti della donna.
Meno vincolata alla figura femminile è l’opera di Adeela Suleman, che al contrario mette in mostra la tattilità del paese: cimeli di utensili segnano il suo peregrinare per mercatini e bancarelle, dove scodelle e vasi ma anche marmitte di motociclette ed elmetti reinventano il loro ruolo connaturato nel significato dell’oggetto stesso: “The whole idea that they can be moved and placed differently would change the story excites me” dice l’artista, concludendo questo cerchio espositivo che mette in mostra l’arte contemporanea pakistana insieme con la sua tradizione, culturale, storica e quotidiana.
Fino al 24 luglio
galleria Alberto Peola
via della Rocca 29
Info: 0118124460; www.albertopeola.com