I battiti di Boltanski

Inaugurando il restauro dello spazio mozzafiato per l’arte contemporanea milanese, Christian Boltansky conclude il suo ciclo espositivo internazionale nel Cubo dell’Hangar Bicocca di via Chiese. Con "Personnes” il cumulo di vestiti multicolore che ha esposto a Monumenta 2010, trascina il suo fascino malinconico di un retrò appartenente alla Storia della memoria in fondo all’Hangar, spostato e smussato costantemente dal movimento instancabile di una gru.

Il lavoro di movimento si avverte essere più ossessivo dell’installazione parigina, giocando sull’andirivieni di un leit motiv natio: il battito cardiaco dell’artista infatti echeggia lungo tutta la navata di accesso al Cubo, accompagnando il cammino del fruitore e costringendolo ad entrare nel tunnel biografico dell’artista. Boltanski infatti conserva con un registratore i suoi tremila battiti dal 2008, seguendo un progetto di archiviazione cardiaca dal nome “Les archives du coeur”, finanziato da una fondazione giapponese dell’isola di Teshmina.

L’emotività raggiunta da ogni singolo fruitore potrà inoltre contribuire all’installazione grazie a uno spazio di registrazione apposito, in cui il pubblico è invitato a lasciare le “impronta” emotive del proprio percorso incidendole su un cd, annoverato poi ai respiri autorevoli. La collettività si espande e racconta di sé non solo nella messa in mostra del suo vissuto più quotidiano, come può supporre l’esposizione a prima vista, ma anche nell’ascolto di un vissuto corporeo, dove il cuore ne è il primo testimone espressivo. Udito e vista conciliano il percorso dell’artista verso la ricerca di una tematica abusata quale la vita e la sua opposta refrattaria, la morte. Ma allo stesso tempo, i due opposti giocano un ruolo di astratta rarefazione, poichè contribuiscono a costeggiare il cammino verso la vestizione dell’uomo e la sua definitiva sottomissione materiale: un tappeto di indumenti vuoti. Non c’è ombra del corpo umano, solo il suo ricordo che si ascolta nell’eco di un respiro e si immagina dentro una camicia a quadretti bianchi e blu.

Fino al 19 settembre
Hangar Bicocca
via Chiese 2, Milano
Info: 02853531764; www.hangarbicocca.it