Ha inaugurato sabato scorso (29 maggio) a palazzo Arnone, sede della Galleria nazionale di Cosenza, l’allestimento della collezione d’arte di Banca Carime. Donata in comodato d’uso al ministero per i Beni culturali, la prestigiosa raccolta è stata allestita in nuove sale, aperte appositamente per ospitare i 38 capolavori che diventano così patrimonio condiviso, grazie anche all’impegno della Soprintendenza Bsae Calabria. Tra le varie opere, la più antica data 1460 circa: realizzata da Giovanni Bellini con la collaborazione del fratello Gentile, raffigura Cristo al calvario e il cireneo.
Cospicuo il settore del Seicento: dalla santa Caterina d’Alessandria, recentemente attribuita a Innocenzo Tacconi, allievo di Annibale Carracci e affermato quadraturista – è sua la partitura architettonica dell’Aurora del Guercino al casino Boncompagni Ludovisi a Roma, visitabile per tutta la durata della mostra Caravaggio – al Sogno di san Giuseppe di Andrea Sacchi, che i più conoscono per l’affresco romano di palazzo Barberini raffigurante la Divina Sapienza. A documentare il caravaggismo, altra fondamentale componente dell’arte italiana dell’epoca (insieme al classicismo), opere di Battistello Caracciolo, Jusepe de Ribera, Gerrit van Honthorst e Dirck van Baburen.
Tra i tanti noti nomi spicca quello di Luca Giordano. Il suo Cristo alla colonna è ritenuto uno dei capolavori della prima maturità, quando l’artista compie la sua formazione presso il Ribera e medita profondamente sui capolavori napoletani del Merisi, in primis la Flagellazione attualmente a Capodimonte, sicura fonte di ispirazione per il dipinto della collezione Carime. Il Settecento vanta opere di Francesco Solimena, Domenico Antonio Vaccaro, Francesco De Mura, Pietro Bardellino e Rachel Ruysch. Di grande interesse, ancora, le opere della sezione moderna e contemporanea, tra cui un Ritratto femminile di Silvestro Lega, alcuni dipinti di Enrico Salfi – pittore cosentino formatosi all’accademia di Napoli e seguace di Domenico Morelli – il pastello raffigurante Gisella di Umberto Boccioni, il Nettuno pescatore di Alberto Savinio, le opere di Domenico Purificato e Josè Ortega. Questi e tanti altri i nomi prestigiosi che, ospitati a palazzo Arnone, vanno a incrementare ancor di più il patrimonio culturale di una regione antica e ricca di tradizioni, quale è la Calabria.
Info: www.articalabria.it