Un Fluxus dopo l'altro

Con l’inaugurazione del progetto, il curatore Achille Bonito Oliva aveva deciso di incentrare la mostra più importante a chi quel movimento lo aveva teorizzato, ovvero George Maciunas. Adesso la Fluxus Biennial, 730 giorni hic et nunc, prosegue dal 7 aprile al 14 maggio sempre all’Auditorium di Roma, con l’esposizione dedicata a George Brecht. Il progetto è costituito da piccole e grandi mostre, incentrate su alcuni protagonisti di Fluxus. Ogni appuntamento espositivo è accompagnato da incontri, concerti e performance, storiche e contemporanee, tutte volte a raccontare lo spirito, la filosofia e l’estetica di Fluxus.

Brecht è stato uno dei più significativi esponenti del gruppo fin dal suo inizio nel 1962 e ideatore del termine "event", termine che determinava una tecnica performativa usata da tutti i componenti del gruppo e diventata poi una caratteristica della ricerca di Fluxus. In questi "event", tutte le diverse azioni quotidiane che coinvolgono i cinque sensi dell’uomo vengono isolate come singole performance e assumono di volta in volta il carattere di situazioni immaginarie o impossibili. Tra le opere esposte all’Auditorium Arte, vi saranno la "Water Yam" (1963), semplice scatoletta di cartone con centinaia di piccoli bigliettini dove Brecht annotò come eseguire gli "event", una serie di partiture legate a gesti semplici del vivere quotidiano. Water Yam è considerata una pietra miliare di Fluxus.

In occasione della mostra sono in programma due serate di perfomance dal vivo, entrambe ideate per omaggiare lo scrittore e compositore statunitense. La prima avrà luogo il 7 aprile, al teatro Studio alle 21, dove Ben Patterson, uno dei protagonisti più ironici di Fluxus, eseguirà tre sue composizioni, seguite poi da alcune memorabili canzoni dello Yam Day memorial concert, accompagnato da alcuni studenti dell’accademia di Belle arti di Roma.

La seconda serata si terrà il 17 aprile con il ciclo di performance di artisti contemporanei "After fluxus" sempre al teatro Studio. Durante l’incontro, il poeta-artista visivo svedese Karl Holmqvist e il musicista Stefan Tcherepnin presenteranno in prima assoluta Big head, un nuovo progetto per parola parlata e registrazioni sonore; a seguire il gruppo di artisti Zimmer frei, verrà diretto da Walter Marchetti.

Dal 7 aprile al 14 maggio
Auditorium – Parco della musica
Viale Pietro de Coubertin, 34 Roma
Info: www.auditorium.com