Il Cristo barbuto e con i capelli lunghi appare nella raffigurazione canonica a partire dal IV secolo. Il figlio di dio fatto uomo assume pose sempre diverse nel corso dei secoli, ma questi tratti sembrano mantenere integra la loro influenza presso gli artisti. È sofferente, è in croce, è tra i fedeli o gli apostoli, è un predicatore o una creatura in adorazione, è un uomo dalla bellezza “divina”. Tra le raffigurazioni più note e discusse quella della sacra Sindone: immagine di Gesù impressa nella tela di lino che, secondo la tradizione, ne avvolse il corpo dopo la morte. La datazione radiometrica con la tecnica del Carbonio 14, eseguita nel 1988 dal chimico americano Willard Frank Libby, ha datato la realizzazione del lenzuolo in un intervallo di tempo compreso tra il 1260 e il 1390: risultato contestato anche da chi lo realizzò. Ma poco importa, la scienza deve rassegnarsi quando entra in gioco la fede che per natura implica accettazione di misteri. Quel pezzo di lino, a prescindere dalla sua autenticità, è carico di suggestione e fascino, emana la spiritualità, quella si accertata, che è il pane quotidiano del vero credente. «Per noi oggi la Sindone – spiega il cardinale Paletto, suo custode pontificio nella home page del sito ufficiale – è richiamo forte a contemplare, nell’immagine, il dolore di ogni uomo, le sofferenze a cui spesso non sappiamo neppure dare un nome».
La prossima ostensione del lenzuolo è in programma dal 10 aprile al 23 maggio nel Duomo di Torino. L’evento è accompagnato da iniziative ecclesiali e culturali tra cui la mostra Gesù. Il corpo, il volto nell’arte, allestita alla reggia di Venaria. A cura di Timothy Verdon, l’esposizione si focalizzata sull’interesse che la persona fisica del Cristo ha suscitato nell’arte occidentale. Composta di opere di pittura e scultura dal paleocristiano al barocco, si pone in parallelo all’evento religioso, mettendo in luce l’ampia prospettiva culturale di cui fa parte. Un nucleo di capolavori prestati per l’avvenimento dai più importanti musei, chiese e collezioni italiane ed europee, sono organizzate in un percorso inteso a riscoprire la centralità del corpo nel pensiero europeo, ma anche a interrogarsi sul legame tra corpo umano e identità divina racchiuso nel culto della Sindone. Oltre 180 opere con capolavori, fra gli altri, di Andrea Mantegna, Luca della Robbia, Giovanni Bellini, Antonio del Pollaiolo, Correggio, Giorgione, Paolo Veronese, Tintoretto, Annibale e Ludovico Carracci, Guercino, Donatello, Rubens e Michelangelo con il suo magnifico Crocifisso ligneo fiorentino.
Dal primo aprile al primo agosto
Scuderie Juvarriane
Reggia di Venaria (Torino)
Info: 0114992333;
www.lavenaria.it