Goya, anticipatore del mondo moderno

Goya è la disperazione e la paura. Goya è la guerra e la violenza. Goya è lo sconvolgimento sociale. Francisco José de Goya y Lucientes (Fuendetodos, 30 marzo 1746 – Bordeaux, 16 aprile 1828) segna una tappa fondamentale nella storia dell’arte occidentale, formando e influenzando generazioni di artisti e movimenti. Impressionismo, simbolismo, espressionismo e surrealismo devono tanto alla sua produzione, all’avanguardia di opere segnate da lungimiranza e sensibilità per i cambiamenti. Vedeva ciò che ad altri veniva celato, rappresentava con coraggio ciò che molti temevano. Goya al servizio dei potenti e Goya portavoce del disagio popolare. Una pittura moderna e anticipatrice di generi, dalla fotografia al cinema, al fumetto. Patire e raccontare il proprio patimento fino alla sofferenza più profonda, fino all’annullamento. È cupo come solo la verità può esserlo. Goya si assume la responsabilità di raccontare un tempo e gli uomini che lo vivono, da pittore e da testimone, da artista e da uomo. Ma la narrazione si fa universale: veste ogni epoca segnata da conflitti e cambiamenti travolgenti. Viene dunque presentato come il pittore della vita moderna, punto di riferimento per i movimenti stilistici del XIX e XX secolo (questo più di altri macchiato di sangue).

Per rendere omaggio alla sua lungimiranza, partendo dall’analisi delle tematiche care al pittore aragonese, viene inaugurata il 17 marzo a palazzo Reale di Milano, una rassegna, intitolata appunto Goya, pittore della vita moderna, che propone un inedito e stimolante confronto tra l’artista spagnolo e il mondo moderno. La presenza dell’irrazionalità, l’importanza del corpo, il terrore, la costanza della paura, sono solo alcuni degli aspetti della nuova società su cui quadri, disegni e incisioni di Goya proiettano una luce intensa e riconoscibile. Non sono pochi gli artisti che, direttamente e non, hanno trasformato la pittura di Goya in un punto di riferimento concettuale ed estetico facendo propri i racconti e le pennellate avvolgenti.

Il percorso espositivo si articola attraverso tre filoni tematici. In primo luogo, un’analisi dell’immagine della nuova società, muovendo dal fallimento dell’Antico Regime, per arrivare allo sviluppo industriale e alla nascita di nuovi collettivi sociali in cui l’individuo afferma la propria soggettività. In seconda istanza, la mostra vuole dar conto della reazione dellʹindividuo al nuovo stile di vita. La rassegna infine presenta una visione della violenza e del terrore, come i tratti più negativi della nuova società, che prendono vita sulle tele con colori e rappresentazioni cupe e intense. «Con questa grande mostra, dedicata a Goya e alla sua concezione di modernità, abbiamo la possibilità, di più la necessità, di sentirci fieramente europei e di riconoscere nell’arte la base e l’altezza della nostra irrequieta identità», spiega l’assessore alla Cultura del comune di Milano Massimiliano Finazzer Flory.

Goya e il mondo moderno
Dal 17 marzo al 27 giugno
palazzo Reale, piazza Duomo 12, Milano
Info: 0254910