Memorie d'inciampo

Per le celebrazioni che seguono la Giornata della memoria, un folto e caloroso gruppo di spettatori ha seguito stamane, in una freddissima Roma, l’artista Günter Demning nell’installazione dei suoi ormai famosi “stolpersteiner” o pietre d’inciampo. L’azione già eseguita in Germania, Austria, Ungheria, Ucraina, Cecoslovacchia, Polonia e Paesi Bassi consiste nel posizionare sul marciapiede davanti alla casa dove hanno vissuto alcuni deportati nei campi di sterminio dei sanpietrini ricoperti di ottone e recanti i nomi, data di nascita, data e luogo di deportazione e, quando è necessario, data di morte di queste persone.

Le azioni si sono svolte nel corso della giornata in vari municipi romani: I, II, VI, IX, XVI, XVII, con l’intervento di Ottavia Piccolo che ha letto brani di testi riguardanti le persecuzioni in via Flaminia e via Giulio Cesare. L’iniziativa è privata, ma diventa pubblica nel momento stesso in cui lascia una traccia permanente nel tessuto urbano. La manifestazione, Memorie d’Inciampo, è stata organizzata da Incontri internazionali d’arte, promossa da Aned, Anei, Cdec, Federazione delle amicizie ebraico cristiane italiane e Museo storico della liberazione e, a cura di Adachiara Zevi, è posta sotto l’Alto patronato del presidente della Repubblica e ha il patrocinio dell’Unione delle comunità ebraiche Italiane e della Comunità ebraica di Roma, oltre a quello die minucipi interessati.