Napoli rende omaggio alla cultura barocca con una serie di iniziative dislocate nei più prestigiosi musei della città. Nell’ambito del ricco progetto espositivo che coinvolge la regione Campania e l’assessorato ai Beni culturali, il Museo d’arte contemporanea Donnaregina lancia la propria proposta: la collettiva Barock-Arte, scienza, fede e tecnologia nell’età contemporanea.
Il barocco, condannato e screditato dall’ideologia razionalista del Settecento come cultura dell’artificio e dell’eccesso, rappresenta un periodo storico e artistico denso di contrasti affascinanti, durante il quale non si è espresso mai un unico stile. A sua volta «il panorama dell’arte contemporanea internazionale si presenta come il luogo della polidimensionalità, delle contaminazioni, delle disarmonie e instabilità», afferma Eduardo Cycelyn, direttore del Madre e curatore della mostra insieme a Mario Codognato. Una delle domande poste da Barock è se l’arte stia generando nuovi significati e nuove passioni. «La piega neobarocca che lega il Seicento al nostro tempo postmoderno – afferma Cicelyn – è nell’idea del movimento, del transito, dell’evento che rende ogni giudizio indefinito, ogni verità un enigma».
Il presupposto da cui parte questa mostra, dall’esuberante strategia espositiva, è che il nuovo secolo sembra in qualche modo avere delle similitudini con questioni e problematiche culturali dell’epoca seicentesca barocca: le scoperte scientifiche capaci di sconvolgere giorno dopo giorno le certezze e le abitudini radicate nelle coscienze, la religione nel suo fervore più estremo, i conflitti ideologici. Barock, attraverso la scelta di importanti artisti, da Anish Kapoor a Jeff Koons, da Cindy Sherman a Gilbert & George e Orlan, e di specifiche opere, ha l’intento di individuare l’attualità di questi temi e di ribadire che la modernità del Novecento è ricerca e sperimentazione. «Tanto per fare qualche esempio, nel lavoro di Micol Assaël, di Matthew Barney, di Damien Hirst l’interesse e la fascinazione per la scienza e i suoi progressi si intrecciano con un’analisi, spesso enfaticamente spettacolarizzata, dei comportamenti umani della paura della morte che sfocia in un crescente tentativo di prolungare la vita», spiega Codognato.
L’arte oggi, come nel XVII secolo, osa sempre di più, utilizzando immagini sensazionali, estreme nella loro violenza e sensualità per reinventare un mondo sempre più incerto, contraddittorio e terribile. In questa dimensione gli artisti puntano a sovvertire ogni categoria e a offendere, in alcuni casi anche deliberatamente, il buon gusto.
LA MOSTRA
Artisti internazionali al Donnaregina
Sono 28 gli artisti di fama internazionale invitati all’esposizione Barock. Tra gli altri: Maurizio Cattelan, Gilbert & George, Mona Hatoum, Douglas Gordon, Damien Hirst, Cindy Sherman. La collettiva, a cura di Eduardo Cicelyn e Mario Codognato, vede coinvolti, oltre al terzo piano del museo, anche una serie di spazi aggiuntivi tra cui la chiesa di Donnaregina vecchia, la project room e il cortile interno. Accanto all’esposizione (fino al 10 gennaio) Pioner II: a piazza del Plebiscito una spettacolare installazione dell’artista tedesco Carsten Nicolai. Fino al 5 aprile, Madre, via Settembrini 79, Napoli. Info: 08119313016; www.museomadre.it.