La pittura si fa scultura e viceversa. I quadri rivelano dimensioni inedite mentre le creazioni plastiche palpitano di invenzioni e la tridimensionalità non è mai scontata. È una produzione sorprendente quella del bresciano Pierluigi Cattaneo, l’artista protagonista fino al 16 gennaio della mostra Strutture verso il cielo.
Una vera a propria antologica che rende conto di un’attività ormai ventennale. Un percorso puntuale e capace di svelare soprattutto la recente svolta espressiva, frutto del lungo cammino di ricerca fatto dall’artista nel corso degli anni. In particolare, dal 2005 introduce nella scultura ulteriori materiali: carta, cartone, corde, nylon, acciaio e talvolta inserisce nell’arte plastica il colore della sua tavolozza pittorica, rendendo “altra” la realtà raffigurata.
L’autore si è avvicinato, in modo graduale, a strutture e temi sempre meno evocativi, in cui le figure primarie hanno perso quasi consistenza, per approdare a forme labili. Il mondo che ci regala è costruito su pochi colori, sia nelle sculture che nelle tele. Tratti caratterizzati dall’essenzialità, dal controllo dello spazio. Nei nuovi lavori Cattaneo le forme assumono il ruolo di ricordo, di rimando a qualcosa che non è scritto, ma continua a vivere nella memoria. Diventa urgente il bisogno stilistico di controllare la figura. Nel duplice cammino stilistico di Cattaneo, sono basilari tanto la struttura verticale – come progetto d’apertura verso un mondo “altro” – quanto la struttura orizzontale, da parete, a significare il limite dell’andare incontro proprio a questo “altro”. Oltre la realtà, questi lavori vivono in una dimensione sospesa nel tempo, grondano di emozioni mai urlate ma pur sempre affermate con tenacia.
B>gallery
piazza di Santa Cecilia 13, Roma.
Info: 0658334365; www.b-gallery.it.