«Un gruppo di opere, disegni, fotografie, sculture, oggetti che costituiscono il corpus di un work in progress all’insegna della sperimentazione». Così il curatore Antonio Arévalo presenta la mostra Abacaba del duo argentino – ma veneziano d’adozione – Conceptinprogress, allestita presso lo spazio romano Furini Arte Contemporanea dal 25 novembre al 23 gennaio.
Il collettivo, formato da Amparo Ferrari e Sebastian Zabronski, elabora un progetto di trasposizione visiva di una composizione realizzata con il musicista Damián Turovezky e ottenuta ricorrendo alla sovrapposizione e moltiplicazione di baci, secondo la struttura del cosiddetto Abacaba. «Si tratta di una parola priva di significato specifico, usata come formula magica o evocativa per la valenza esoterica attribuitagli dalla tradizione popolare», spiega Arévalo.
L’iter artistico del duo, originario di Buenos Aires, si sviluppa come un fusto ramificato da cui fuoriescono immagini, quasi a determinare «le parti fondanti di un albero genealogico che si spande, si allarga, si ritorce, si aggroviglia, si perde, cade e si riprende», precisa il curatore. Il passaggio visivo dell’associazione tra la struttura ramificata e la variazione musicale del Rondò «dà vita ad un gioco ad incastri allegorici che, sulla traccia dello scoccare ritmico del bacio, assumono differenti formalizzazioni o formulazioni, ognuna delle quali pretende di essere la migliore espressione dell’idea originale», chiosa Arévalo.